lunedì 6 dicembre 2010

tutti addosso a wikileaks......

Sembra il titolo d un film di Mel Brooks, ma non é così ..... purtroppo. Gli Stati (democratici, liberali, repubblicani, occidentali, in primis) hanno finalmente rtovato un terreno comune dove impegnarsi nella guerra, ora dichiarata, non al terrore o al bruto pedifilo e nemmeno al global warning, no niente di tutto ciò: hanno trovato un terreno comune contro Wikileaks, mettendo da parte tutto il resto e non é cosa da poco. Posso capire che violare le fonti "riservate" (per definizione in democrazia non dovrebbero esistere, ma si sa in giro ci sono tanti cattivoni) e mettere a nudo le comunicazioni dei diplomatici può dar fastidio; posso anche capire che queste sovrastrutture, gli Stati, con il tempo credono di essere onniscienti e quindi pensano di fare bene quando vengono meno al dovere di informare i propri cittadini (di esempi ce ne sono tantissimi e tanto per citarne uno cosa realmente abbiamo saputo in merito al fattaccio DC9 Itavia? Nulla se non quello che i Magistrati hanno scoperchiato ma il succo non traspare e nemmeno traspare il perché tutti o quasi quelli coinvolti sono morti in circostanze misteriose ..... non voglio fare dietrologia però come diceva "qualcuno" a pensar male non si sbaglia mai tnto più che ultimamente qualche esponente dell'attuale maggioranza ha ritiraro fuori la "storia della bomba" e il quadro torna ad essere inquietante): soprattutto nella democrazia americana l'informazione é vitale e tutte le Amminiastrazioni hanno il terrore di essere sputtanate da qualche giornalista investigativo. Ma perché allora, se la democrazia é il punto di riferimento, fare la guerrad un sito che fino a qualche anno fa i più non conoscevano? E' semplice: le oligarchie non aspettavano altro che liberarsi di un pericoloso spazio dove non valgono ricatti, potere ecc. (chiunque sia dietro Assange non si può ridurre tutto a un "chi c'é dietro" perchè chi lavora al sito non è una singola persona ma migliaia, un pò come "Q" o "Luther Blissett" qui in Italia) e quindi hanno preso spunto dalla violazione delle comunicazioni diplomatiche per farlo fuori (per ora il sito che é inaccessibile, poi il suo uomo immagine si vedrà..... magari un incidente d'auto dopo la prigione..) mentre il vero obiettivo era farli tacere: ricordate gli "scoop" sull'iraq? O quello prossimo annunciato contro le banche? Ci pensate? Le banche messe alla luce del sole.... insomma nel giusto o nello sbagliato che fosse questo sito aveva comunque il diritto di esprimersi: se si dimostrava che diceva fesserie sarebbe morto da solo e invece c'ha preso ed ecco perché deve sparire...... prove di dittatura in corso? E' questo il nuovo "ordine" mondiale che Obama profetizza? Se fosse così ne faccio volentieri a meno.........

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