giovedì 24 febbraio 2011

Silenzio!! la macchina dei mastini della guerra é all'opera

A pochi kilometri dalle nostre case sta avvenendo una rivoluzione, tragica nella versione "libica", che sta scuotendo i "pilastri" del sistema di corruzione messo su dall'occidente per continuare a mantenere i propri privilegi e la propria ricchezza costruita prima sullo schiavismo coloniale e poi sul colonialismo economico che é genericamente definito "globalizzazione"; questo sistema presuppone che ci fossero classi dirigenti locali corrotte a dirigere questi paesi (regimi "moderati" li definiamo) che badassero, oltre al proprio arricchimento, anche alla salvaguardia degli interessi occidentali. Ora questo non c'é più (in Libia abbiamo un work in progress ma il satrapo prima o poi si leverà dalle scatole anche lui ...... il problema é il tasso di violenza che si dovrà raggiungere per farlo andare via) e qui da noi, in occidente e in italia, c'é chi teme che il Maghreb cambi ma non nel senso sperato da chi realmente ha in mano le redini del potere: una classe dirigente corrotta che difenda i nostri interessi e continui a disinteressarsi dei propri cittadini. Essendo storia attuale pochi possono saperlo, l'auspicio é che non sia così e che si avviino su una strada pacifica e democratica che respinga le spinte e le derive totalitarie e passibili di futura corruzione. Ci sono interessi e lobby che questa via, "democratica", la vedono come il fumo negli occhi perché non potranno continuare a fare i loro affari sporchi (affari tenete presente che si riverberano anche sul nostro quotidiano perché se qui non arriva il petrolio, per dire la materia prima principe su cui si basa una bella fetta del nostro benessere, le case rischiano di non essere né illuminate né riscaldate) e i conseguenti profitti stellari e le singole fortune. Sono poteri grigi e informi, spesso composti da migliaia di azionisti che singolarmente si identificano nel cittadino che ha sottoscritto un fondo azionario con la propria parte di liquidazione o i risparmi, che hanno come unico obiettivo proprio il profitto e che hanno interessi in gioco enormi e che vedono di cattivissimo occhio già governi occidentali che fanno politiche "sociali" non miranti a favorire i loro interessi ma a creare benessere: pensate, quindi, quanto sono preoccupati quando nei paesi fantoccio si affermano governi "non nostri amici" e quindi non corruttibili. Bisogna agire, dal loro punto di vista, su due piani: uno interno spaventando, con la complicità di forze politiche (magari xenofobe) al governo o che aspirano ad andarvi, i cittadini su improbabili orde di disperati che premono alle frontiere e a cui non si può porre rimedio altrimenti (siamo sempre paesi democratici! Mica possiamo sparargli addosso in alto mare come facevano tunisini e libici contro i pescherecci italiani.......): se, poi, in un paese occidentale dovesse arrivare al potere che so un tycoon che ha quintali di panni sporchi da lavare (quindi ricattabile) che per salvare se stesso farebbe di tutto per restare dov'é finché non é definitivamente salvo da se stesso e dai propri problemi (naturalmente salvando lateralmente anche i propri sodali che tanto si sono spesi); per farlo é disposto a fare di tutto, anche cambiare la Costituzione a propria immagine: questo personaggio naturalmente sarebbe facilmente malleabile nella politica estera, cui evidentemente é poco interessato, e potrebbe essere sapientemente indirizzato proprio verso quei satrapi, che spesso siedono su oceani di gas e petrolio, che sono al potere e hanno interesse a sdoganarsi all'estero e mostrare una faccia amichevole cui magari si costruisce una strada o una città nel deserto in cambio di ricchezze in materie prime: senza porsi il problema se il fiume di denaro arrivi o meno ai loro cittadini. C'é poi un secondo fronte, quello esterno: nel paese in rivolta é necessario assicurarsi che, pur "saltando" il pazzo corrotto che ne ha salvaguardato l'interesse fino a quel momento, il potere sia senza soluzione di continuità e che si possano continuare a fare gli affari come prima e meglio di prima. La rivolta, quindi, va "indirizzata" verso questa strada: e se non ci si riesce allora va repressa nella maniera più dura possibile. Da questo punto di vista queste lobby economico/politiche sono molto poco "portatrici" della democrazia e meno ancora libertarie: pecunia non olet. E' chiaro, spero, l'intreccio che avviluppa la situazione che oggi abbiamo sotto gli occhi; é anche chiaro, spero, che sia da questa parte del Mediterraneo che dall'altra parte di esso il processo che si é sviluppato ci riguarda tutti, senza nessuna esclusione e quindi se una soluzione va ricercata o é generale o prima o poi, ammesso che si riesce a trovare un bandolo, ci ritroviamo a dover ragionare sullo stesso problema fra qualche decennio; se ci fosse la reale volontà da entrambi i lati (molto probabilmente a questa situazione nemmeno ci saremmo arrivati) del mare nostrum si interverrebbe e si avvierebbe una ricostruzione che aiuterebbe entrambi a crescere pacificamente senza senza riserve mentali; invece non sarà così perché nessuno ha interesse a intraprendere un tale percorso, gli egoismi nazionali prevarranno, e ad una élite ne seguirà un altra che cercherà di salvare il salvabile e tirare avanti (magari con l'aiuto dei militari locali) soffocando, se possibile la rivolta: dimenticando che in questo modo si fa un grandissimo favore al terrorismo, ma di esso sappiamo che in fondo ci torna comodo sia perché ci fornisce "il nemico" da abbattere sia perché finché c'é chi chiede armi l'economia può girare e i profitti crescere. Da cittadino spero che si prenda una strada pacifica e democratica, da osservatore cinico e spassionato non posso non dire che la strada che già si sta prendendo é l'altra più breve e rischiosa ma che permette, anche a noi, di poter continuare a riscaldare e illuminare le nostre case ......... continuando a permettergli di fare profitti agli uni e continuare a governare agli altri (stringendo amicizie ancora più pericolose con altri sinceri democratici ..... Putin, Lucashenko, Nazarbaev e simili......)

Nessun commento:

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore