mercoledì 15 febbraio 2012

... e (ri)siamo in recessione

Ne sentivamo la mancanza: (ri)siamo in recessione; ma la domanda vera é ne siamo mai usciti? E' questo il punto perché solo se sciogliamo questo nodo gordiano possiamo avere una sia pur lontana speranza di uscirne non dico interi e sani ma almeno non con le ossa rotte e comprendendo le vere cause di tutto ciò. Storicamente il processo della precarizzazione "economica" lo si data con l'avvento al potere del duo Reagan/Thacher; a mio modesto parere però la data può esser retrocessa almeno di dieci anni se puntiamo l'attenzione sull'aspetto pratico del sistema ossia sulle cosiddette "ricette" che il FMI imponeva per "salvare" i paesi, soprattutto in difficoltà, del terzo mondo: ricette in tutto e per tutto trite e ritrite per la Grecia, oggi. Cosa é cambiato nel frattempo lo sappiamo: l'urss é fallita e con essa l'intero impero sovietico che è diventato terreno di caccia per i capitali di ventra occidentali sempre a caccia di soldi facili e nessuna regola; la Cina ha abbracciato il liberismo economico, mantenendo una sorta mandarinato comunista, ed é diventata la prima potenza economica e presta anche militare; sono cresciute nuove economie (BRIC ecc.); il mondo atlantico ha perso l'attrattiva originaria e si vede dato che gli USA si stanno avvitando su se stessi e l'europa arranca pur avendo buoni fondamentali.... il gioco funzionava finché c'era un "nemico" ora non più perché tutte le contraddizioni sono esplose e il sistema ha gettato la maschera mostrando il suo vero volto: nessuna regola e logica del profitto, il resto non conta. Quel "resto" ... siamo tutti noi... anche da questo punto di vista molto é cambiato: prima in qualche modo si aveva modo di partecipare alle decisioni perché c'era l'interesse a schierarsi ma, finiti i blocchi cotnrapposti, non c'è più la necessità di farlo anzi meno lo si fa meno rogne si hanno dato che nel frattempo ci hanno sommerso del bengodi virtuale che va dai beni di consumo alla rete illudendoci che non sarebbe mai finito: cosa che chiaramente non era e non é possibile perché é stato costruito un sistema che ha un dogma per i consumatori (ex cittadini), consumare e acquistare anche a debito, e un miraggio da far raggiungere, miraggio appunto perché nel mondo reale viviamo su un mondo a risorse finite e la coperta si accorcia sempre di più (per non parlare della conseguenza del loro consumo sul clima): come mai allora nessuno fa nulla? Siamo così ottenebrati da non sapere? Per rispondere alla prima domanda: nessuno fa nulla perché una delle regole del sistema é la cosiddetta competizione meritocratica: fai il tuo piccolo lavoro senza problemi e qualche briciola dall'alto arriverà anche a te e avrai degli avanzamenti (poi se per caso qualcuno dei tuoi amici cade per strada non guardarlo e non fermarti..... se va fuori dal sistema NON ESISTE PIU' E DIVENTA UN INVISIBILE....); per la seconda domanda: lo sappiamo eccome, ma facciamo finta di non sapere o meglio non vogliamo sapere, naturalmente finché la cosa non ci tocca direttamente: allora gli strilli arrivano a qualche anno luce di distanza, ma fa parte del gioco. Se ne esce? Certo, ma bisogna rinunciare a molto di quel poco che finora abbiamo accumulato..... in proporzione rispetto ai grandi capitali sono inezie in realtà e i detentori di questi capitali avrebbero in teoria da perdere molto di più: ma il sistema si regge proprio sulla premessa che si dev'avere molto senza perdere nulla ma trovare sempre il modo di scaricare le proprie perdite sugli altri, la società. Ora, come nel 1929, siamo in un ciclo recessivo: a differenza di allora non ci sono ideologie alternative quindi rischi per i detentori del potere non ce ne sono e possono fare, leggi grecia, quello che vogliono dato che rischi concreti di cambi traumatici non ce ne sono anzi con gli apparati repressivi e quelli mediatici si possono permettere il lusso anche di distruggere un intero paese facendo sollevare popoli senza che nul'altro accada proprio perché alternative non ce ne sono e gli altri sono troppo presi dal proprio particulare per mostrare solidarietà..... che fare, quindi? L'ideale sarebbe trovare in se stessi la forza di opposrsi, ma si rimane sempre e comunque "individui" e finché va tutto in un certo senso non c'è interesse a mandare tutto all'aria e proprio questo é il punto: a fronte di un sistema che si basa sul falso buon senso come si fa a opporre un altro che mette tutto in discussione? Folle farlo... ecco perché, almeno finché il mostro non avrà divorato interamente se stesso, dobbiamo bere l'amaro calice per molto ancora. Annoiati? Mi spiace.. ma ogni tanto fare il punto é utile

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