sabato 21 luglio 2012

... e la Corte Costituzionale rimette a nanna i sogni dei liberisti

Sarà perché la Corte Costituzionale ha rotto, come altre volte in passato, le uova nel paniere ai vari riformatori ma con la sentenza che ha dichiarato l'art. 4 della finanziaria-bis 2011 (che disponeva la possibilità di privatizzazione dei servizi pubblici da parte degli enti locali) si dovrebbe mettere la parola FINE ora e per sempre.Tra questi anche i servizi idrici (su cui mesi prima c'era stato un referendum) in pratica impedire di (s)venderli a operatori del settore che mirano a massimizzare prifitti scaricando costi sugli utenti. Spero che sia noto che la nostra Costituzione, dobbiamo riuscire a conservarla così com'é perché é davvero geniale, pur informando a "criteri di economicità" la gestione degli stessi dice chiaramente che solo lo Stato (e le sue emanazioni territoriali) li può gestire, anche in perdita, perché non danno un profitto immediato se non quello di una mobilità dei cittadini, migliore, che usano meno la propria macchina: quindi non soldi e profitti ma meno inquinamento, meno incidenti, meno stress ecc.; altro problema, anzi il VERO problema é l'uso delle società che gestiscono tali servizi perché il cancro della politica le ha portate quasi tutte sull'orlo del fallimento dato che, oltre alle infornate di amici e parenti, spesso vi hanno messo compari trombati alle elezioni o manager, si fa per dire, non "valorizzati" ma tutti hanno spremuto queste società come limoni portandole sull'orlo del fallimento ... per poi dire che "andavano privatizzate" per liberarle dalla ... politica, che faccia tosta!!!! Il vero problema quindi non sono i servizi gestiti in regime pubblico, in se, o privatistico (in una società di mercato regolato e controllato sul serio il problema non si pone al pari di quelle dove c'è il monopolio pubblico) ma é "chi" li gestisce: ecco quindi perché vanno in malora, vero? Prima lo capiamo e prima mandiamo a casa i parassiti meglio sarà per tutti, altrimenti rassegnamoci all'ineluttabile autodistruzione non solo dei servizi stessi ma della nostra capacità di accedervi che diventerà preorgativa di chi potrà permetterseli, e gli altri? Qualche anno fa, non mi ricordo chi, propose l'azionariato popolare, neinte CdA, ma solo un manager e un comitato di garanti: entrambi eletti periodicamente dagli stessi cittadini. E' così difficile? Non mi pare, però son sicuro che mai partirà un progetto del genere, tantomeno ora che ricominciano a terrorizzarci con lo spread..... a meno di non cambiare tutti i fattori che oggi determinano le decisioni da prendere, a partire dai partiti che devono essere mandati in pensione, ora e per sempre.

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