giovedì 14 febbraio 2013

Nascono gli..... USEA

Con l'avvio della zona di libero scambio fra UE e USA il quadro si completa; un processo lungo 40 ani arriva a compimento con un area che va dal Messico alla Finlandia, dal Canada all'italia dove le merci, e forse le persone ma dubito in merito, e i capitali possono liberamente girare senza dazi e intoppi, sia doganali che legislativi, vari che li ostacolino. Ci sarebbe da dire "evviva" se fossimo nel mondo perfetto costruito dai liberisti con i loro calcoli econometrici, le loro statistiche e la loro ricetta (ricetta che come sappiamo fin dalla fine del colonialismo si é dimostrata pessima per chi vi é stato sottoposto.. penso all'africa, all'asia, e ... alla grecia passando per l'islanda). C'erano alcune pre-condizioni da rispettare però che elenchiamo per ricordare agli smemorati:
  1. l'europa doveva unirsi, come direbbe l'amato capo di qualche anno fa .... fatto;
  2. l'europa doveva diventare un entità prima di tutto economica e poi, solo poi, politica ma .... debole e senza istituzioni che pesassero davvero, soprattutto il parlamento espressione dei popoli;
  3. eliminare quel fastidioso welfare che rendeva gli europei molli e sempre appesi alla mammella di mamma stato invece di dannarsi l'anima per cercare di sopravvivere a un costo minimo, sia chiaro, per l'investitore che si avventura nei campi da arare europei;
  4. si dovevano eliminare o depotenziare i sindacati come fatto negli usa dove son diventati organismi integrati nel sistema economico (gestiscono i fondi pensione e quelli assicurativo-sanitari attraverso i contratti e poco di più) e non come in europa dove vanno dalla sogestione tedesca al conflittualismo concertato della fiom italiana;
  5. bisognava adeguare la legislazione sul lavoro al modello americano quindi niente art.18 in italia, flex security all'inglese, precariato come forma principale del lavoro, demandare tutto alla "libera" contrattazione, possibilmente a livello locale, dei produttori senza interferenze politiche (ufficialmente) che mantengano equilibrata la situazione;
  6. redistribuire il carico fiscale e sociale dalle imprese ai lavoratori, e ai loro fondi pensione, per creare le condizioni affinché gli investitori .... possano fare i loro affari e scegliere liberamente dove e come mettere i loro soldi sempre al costo minimo naturalmente;
 e altro ancora; in realtà la nascita della zona di libero scambio ha un altra precondizione alle precondizioni: che gli stati europei accettassero una comune economia basata sul libero mercato soprattutto finanziario e facessero dimenticare cosa ha significato "zona di libero scambio" per il Messico: un muro eretto dagli USA per impedire che i milioni di diseredati creati dal liberismo potessero arrivare nel paradiso americano e pesassero su quell'economia aggravandone i costi invece di morire di fame nel proprio paese e se proprio dovessero riuscire ad arrivarvi lo dovevano fare alle condizioni di "mercato", ossia da clandestini: ricorda nulla, a proposito dell'italia, tutto ciò? Tacendo sul fatto che, allentando i controlli doganali, una zona del genere favorisce l'evasione .. oops la circolazione dei capitali che dire del non secondario aspetto dell'ampliamento delal forbice sociale a sfavore dei cittadini dei ceti medio e medio-bassi che finora sono stati la colonna portante delle democrazie europee, e fino a qualche decennio fa, americana? Perché vedete la finanza e l'industria mal sopportano regole, democrazia, legalità, sindacati non allineati, politici che si occupano del sociale, lavoratori che guadagnano poco a fronte del livello di vita che devono affrontare, deboli, clochard, emarginati vari, ecc. ecc. ossia tutte quelle cose "spiacevoli" che son diventati cosa quotidiana, per esempio, grecia in questi mesi..... insomma non gliene importa nulla nonostante i tanti buonisti dal volto umano, ma dalla mano avara, son pronti a richiedere il rispetto dei diritti umani nei paesi non democratici (Iran, Cina, ecc.) quegli stessi diritti che stanno restringendo, e cancellando fra qualche anno con le riforme, nei paesi occidentali in nome dell'allargamento dei lacciuoli che impediscono il il dispiegamento degli spiriti animali del capitalismo.
Tutto quello che abbiamo vissuto finora era prodromico a tutto ciò: comrepsa la guerra valutaria e le crisi finanziarie perché mascheravano una lotta intestina all'interno delle grandi lobby politico-economiche per dominare il processo perché, se andasse in porto la cosa, avrebbero una montagna di profitti da fare a fronte di un mercato potenziale, a un costo per loro pari, se non minore, secondo solo a quello cinese: il paradiso senza colpo ferire. Avevano ragione i Rifkin e le Klein quando decenni fa denunciavano la crescente debolezza degli stati e il loro progressivo abbandono del welfare per creare il WTO, il FMI, la World Bank, ecc. attenzione però: nessun complotto ma solo affari da fare per conseguire profitti enormi senza pagare dazio né tasse troppo esose e nessuna rogna "sociale" che rimarrà ai singoli stati che dovranno farvi fronte come possono... se vogliono. Ecco perché é necessario che si sappia cosa stanno prarando e perché votare, o non votare, é necessario solo se si é decisi a contrastare un processo del genere che non prevede controlli né democrazia ma solo controllo sociale e minimizzazione dei costi o per dirla con naomi klein: privatizzazione dei profitti e socializzazione dei costi e delle perdite... auguri

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