mercoledì 30 ottobre 2013

Non ci siamo; proprio non ci siamo ..... dagli errori non s'impara mai

Quello che state per leggere è il resoconto giornalistico, esclusivo dice, del Fatto Quotidiano dell'incontro fra il Grillo e i suoi deputai; io non c'ero, personalmente, ma ho motivo di ritenere che se l'incontro, e quanto detto in esso, è andata nel modo raccontato (mi chiedo il perchè sia stato fatto uscire clandestinamente.... quando facevo politica le cose venivano dette, certo, in famiglia ma le si diceva e non si faceva scena muta per il timore di essere messi alla gogna degli iscritti, e/o screditati come nel peggior stile sovietico, anzi.. ho un ricordo di alcune assemblee di partito che richiesero la presenza di qualche maracantonio per parare sedie e altro che rischiavano di volare; eppoi tutto dovrebbe essere trasparente ... o no?) molte domande mi sorgono alla mente e alcune riserve che aveva le vedo confermate: niente di grave perchè non ho mai creduto che M5S e i suoi capi fossero delle anime belle.. inesperti politicamente si ma non certo anime belle; niente a che vedere con il pdl perchè questo partito, se partito si può chiamare, è proprietario e nemmeno niente a che vedere con il pd-l il cui spettacolo poco edificante è sotto gli occhi di tutti, anche in questi giorni, purtroppo..... neo-berluschini che si fanno assumere per 11 gg e, con i contributi messi da provincia e comune, si ritrovano baby pensionati (..); vecchie glorie che faticano a mettersi da parte e tirano zampate graffianti affondando chiunque metta la testa sopra il livello della...... diciamo acqua. No nulla a che vedere, ma la strada mi sembra segnata anche per M5S: c'è un livello ampio (quello dei simpatizzanti e degli elettori) dove le cose vengono dette in un certo modo: "non dobbiamo aver paura di essere populisti"; c'è un livello intermedio, più ristretto, dove ci si trova in un limbo e si pende dalle labbra del guru e si da cinghia di trasmissione fra i livelli con la speranza di essere assurti al livello d'eccellenza e dove i messaggi e le parole d'ordine arrivano già bell'è pronti e si eseguono e, poco, si discutono (ne fanno parte gli iscritti e alcuni peones); infine c'è il livello stretto, diciamo d'eccellenza, dove le cose son dette chiaro chiaro e, pur rimanendo la paura di essere sputtanati perchè eretici, devono rimanere lì.. con poca discusione sulle parole d'ordine però qui si parla chiaro, molto chiaro.. fin troppo direi..... come nella prima repubblica nello stile ecumenico e delle seconda per l'ostentata trasperenza: ostentata ma, pare, poco praticata.....
Concendendo il beneficio del dubbio al guru ve lo posto: fate voi le considerazioni del caso:
Grillo, confessione a eletti M5S: ‘Finzione politica l’impeachment di Napolitano’Il Fatto pubblica in esclusiva la conversazione tra il leader del Movimento 5 Stelle e i suoi deputati. "Siamo populisti, parliamo alla pancia della gente e non dobbiamo vergognarci. Se andiamo a sinistra siamo rovinati". E sul Capo dello Stato dice: "Non possiamo dire che il Colle ha tradito la Costituzione. Però diamo una direttiva precisa contro chi non rappresenta più tutti gli italiani"
di | 30 ottobre 2013

“Non dobbiamo vergognarci di essere populisti. L’impeachment ad esempio, è una finzione politica per far capire da che parte stiamo”. Beppe Grillo parla ai suoi in un’aula della Camera. È una conversazione che nessuno conosce, quella che il Fatto ha in esclusiva, tra il leader e i deputati. Lui, il grande capo, in piedi, spalle al muro, la voce pacata e i toni concilianti. Gesticola, ride poco e dà pacche sulle spalle. E parla. “Sono qui per sostenervi”. Non alza mai la voce. Il Grillo a porte chiuse non è nemmeno parente del comico sul palco, quello che urla e lancia parole come spade. C’è da spiegare la scomunica ai senatori Cioffi e Buccarella, colpevoli di aver presentato un emendamento per abolire il reato di immigrazione clandestina. C’è da spiegare chi comanda. Che non è lui, ma il Movimento. Perché forse gli eletti se lo sono dimenticati, ma i voti vengono dal basso e seguono le emozioni: “Con la presentazione dell’emendamento per abolire il reato di immigrazione clandestina, abbiamo perso voti a iosa. Il post del blog, forse un po’ duro, siamo stati costretti a farlo”.
Una decisione obbligata per evitare di perdere troppi voti: “Noi parliamo alla pancia della gente. Siamo populisti veri. Non dobbiamo mica vergognarci. Quelli che ci giudicano hanno bisogno di situazioni chiare. Ad esempio prendete l’impeachment di Napolitano. Molti di voi forse non sono d’accordo, lo capisco. Ma è una finzione politica. E basta. Non possiamo dire che ha tradito la Costituzione (qui intervengo io perchè trovo una strana assonanza fra quanto or ora affermato e le dichiarazioni di un esponente del pdl che ha dichiarato la stessa cosa rivendicandola e proponendo di cambiare la Costituzione legale visto che, con l'elezione del Capo dello Stato l'avevano già cambiata nei fatti.. logico ma da l'idea che se è vero che Grillo non guarda a sinistra è quasi certo che però trova molte sponde proprio nella destra, quella peggiore...). Però diamo una direttiva precisa contro una persona che non rappresenta più la totalità degli italiani. Noi siamo la pancia della gente”. Perché il rischio era molto grosso: “Abbiamo raddrizzato la situazione, siamo stati violenti per far capire alla gente. Se andiamo verso una deriva a sinistra siamo rovinati”.
Gli errori, “l’andazzo” e i sondaggi mai visti - Lo ascoltano, affollati come sotto il palco, ma questa volta Grillo parla a volto scoperto e dice di capire. “Questa cosa non deve più accadere. C’è stato un errore di comunicazione. È brutto. Perché l’emendamento è stato un mese lì e non ne sapevamo nulla. Io posso darvi un parere, ma non devo decidere io. Però avreste dovuto avvisare”. Qualcuno risponde: “Dobbiamo prendere decisioni in poco tempo, a volte è difficile”. Ma Grillo dice di sapere già tutto: “Per questo abbiamo presentato l’applicazione per la partecipazione diretta. Così quando c’è qualche proposta che non avevamo nel programma, la mettiamo online e vediamo l’andazzo”. Ai suoi Grillo dice di aver fatto un sondaggio online: il 75% ha votato per mantenere il reato di immigrazione clandestina. Qualcuno scuote la testa: “Non l’abbiamo mai visto”. Ma oltre le giustificazioni il leader ripete come un ritornello che il potere resta alla maggioranza: se il Movimento vuole riformare la Bossi-Fini si voterà su quello. E così sullo ius soli: “Vorrei che fossimo uniti. Stanno sfruttando il tema per fini elettorali. Siamo tutti convinti che lo ius soli vada bene, ma con certi paletti”.
I deputati sono spiazzati. Lo guardano in piedi con le mani sudate per cercare di dire ad alta voce i malumori covati per giorni. Ma Grillo è comprensivo e i dissidenti non osano parlare. Qualcuno trova il coraggio di chiedere più chiarimenti. Giulia Sarti, subito fermata da Roberto Fico e Carla Ruocco. Poi Silvia Chimienti: “A me questa cosa dei voti lascia perplessa. Bastava spiegare alle persone che era una cosa di buon senso”. Qualcuno azzarda: “Non è che per non finire nell’ala di sinistra scivoliamo a destra? Restiamo oggettivi”. Alza la mano Stefano Vignaroli: “Prima non era così. Andavamo sul palco e ci dicevi di parlare delle cose che ci appassionano”. Grillo risponde a tutto: “Io lo so cosa vi ha dato fastidio, la frasetta dell’articolo dove si diceva che con posizioni come quella sull’immigrazione avremmo preso risultati da prefisso telefonico. Lo so, ma dovete capire che il Movimento sono 9 milioni di persone che ci hanno votato”. I brusii crescono quando si passa alle questioni pratiche. Se per ogni difficoltà bisogna chiedere l’autorizzazione e il parere dall’alto, si perde troppo tempo. “Tanto vale allora astenersi su tutto”, dice Luigi Gallo. Così Girolamo Pisano: “Io chiedo, vale più un ragionamento fatto da 100 persone su base di dati tecnici. O un’opinione di Grillo e Casaleggio?”. E su questo il leader sbotta.
Parlano da oltre un’ora e il punto è sempre quello: “L’opinione è del Movimento. Abbiamo 9 milioni di persone che ci hanno dato il voto su un programma. Noi siamo le punte delle persone. Io sono per il dialogo sempre. Non datemi dei super poteri. Non ne ho. Io mi sento in imbarazzo. Ne sapete molto più di me. La prossima settimana viene qui Casaleggio e parlerete con lui. Verrà un giorno o due alla settimana. Si alternerà con me”.
I post, il residence e la penale anti-traditori - Grillo la pazienza la perde sul finale. Gli chiedono di avvisare prima di scrivere un post sul blog contro una persona. Chiedono di ricevere un avviso. “Ma così si crea un canale preferenziale con ognuno. Poi io non vivo più. Ad esempio la settimana scorsa ho chiesto, ci incontriamo in un residence per parlare? Voi l’avete messa ai voti. Così abbiamo fatto una figura di merda. La notizia l’avete creata voi. Bastava non fare nulla. Chi voleva venire veniva”. Si rabbuia un attimo, ma subito torna a incoraggiarli. “Avete fatto un miracolo. Pensate al futuro adesso. È nostro. Questi politici sono finiti. State facendo grandi cose. Adesso io e Casaleggio scenderemo più spesso, perché bisogna alzare delle barriere di protezione. Tutti cercano di salire sul nostro carro. Non possiamo permettere di farci corrodere il lavoro. Per le elezioni locali, faremo firmare una cosa che se cambi il partito paghi una penale”. Ci sono le regionali in Basilicata e le europee nel programma del leader. Nessun accenno al voto anticipato. A porte chiuse la campagna elettorale può aspettare."
Ecco, questo è tutto. Personalmente credo che sia l'ennesimo autogol, per almeno due motivi, fra gli altri:
  1. se si deve seguire la "pancia della gente" non si da nessuna parte e si fanno solo una serie di figurine di m... dando la prova, la cosiddetta pistola fumante, che non si è troppo diversi dagli altri, anzi ... e le ultime prove elettorali dovrebbero essere il segnale che o ci si caratterizza in un modo o nell'altro o si diventa rumore di fondo come gli altri e prima o poi la gente al rumore ci si abitua e passa ad altro o, a volte, torna indietro ai partiti tradizionali.... almeno quelli sono attaccati alla poltrona e per restarci venderebbero le proprie moglie e madri e magari lasciano qualche briciola anche agli altri.......
  2. quanto sopra dimostra che avevo ragione quando definivo questo movimento come "one shot" ossia un go-movement di stile americano dove c'è una struttura piramidale nei centri decisionali e orizzontale alla periferia che hanno uno o pochi obiettivi da raggiungere e per la novità che rappresentano nel panorama politico ingessato fanno breccia nell'elettorato sorprendendo il panorama politico.. quando ciò avviene il go-movement ha due scelte: o cresce ed entra nel sistema, si spera che mantenga la propria originalità (non l'ha fatto la lega, ad esempio, perchè una volta entrata si è dimostrata ben peggiore degli altri partiti e, sparito il capo carismatico, è addirittura più centralista degli altri) o..... sparisce, più o meno lentamente, dalla società riducendosi allo stadio iniziale o poco più ed è queste che temo stia accadendo al M5S; potrà vincere qualche tornata e potrà anche mantenere una parte dell'elettorato ma, essendo un movimento semi-liquido immerso in una società liquida quale siamo, nel medio periodo è destinanto ad essere riassorbito nella fascia astensionista o destro-sinistra del tradizionale panorama politico.
Dipenderà, insomma dai livelli medio e ampio se cresce e si struttura, e magari si libera di capi e capetti, in altro.... altrimenti sarà altra casta e ci vorranno altri decenni per veder riemergere qualcos'altro.

Nessun commento:

test velocità

Test ADSL Con il nostro tool potrete misurare subito e gratuitamente la velocità del vostro collegamento internet e ADSL. (c) speedtest-italy.com - Test ADSL

Il Bloggatore