mercoledì 16 dicembre 2015

Gelli, Cossutta: la generazione degli opposti estremismi che va via

No, non è strano come accostamento, anzi.. ma nessuna dietrologia o complottismo: questi due erano nemici giurati. Ma, come in tutte le cose italiane, c'è un quid che ne lega i confini, ossia l'essere in qualche modo contro: un faccendiere piduista ecc. l'uno il più filo-sovietico l'altro, e non è poco. Hanno anche in comune, strano ma vero, una certa coerenza personale: mai hanno abiurato le loro idee; ci son finiti in galera per esse. L'uno perchè mise su il più grave attentato alla legalità democratica del paese per essere stato il crocevia di tante trame, complotti e chissà cos'altro che hanno avvelenato la nostra storia recente; l'altro per aver tenuto il punto sempre.... un vero credente in un idea al punto di uscire dal PDS quando il PCI morì e da rifondazione comunista (fondata insieme a due ex socialisti, Bertinotti e Libertini,) quando questo partito ritirò la fiducia al governo Prodi fondando il PdCi.
Cossutta 
 era un operaista a tutto tondo ma apparteneva all'aristocrazia "rossa": quel gruppo di intellettuali e dirigenti che, magari, un operaio lo vedevano una volta all'anno ma che mitizzano nei loro scritti e discorsi quale catarsi dell'uomo nuovo marxista ma da cui erano lontani anni luce per estrazione, pensiero e quant'altro e che stava benissimo all'opposizione in Parlamento nascondendosi die tro la la "conventio ad excludendum" che tante rogne evitava al partito..... nel grande interscambio fra il PCI e la DC questa regola non scritta salvava il sistema e consentiva a ognuno di rimanere nel proprio orticello ben coltavato: peccato che il sisitema degli "orticelli" ben presto andò in cancrena per vizi intrisechi ad esso rovinando spesso il raccolto.... il '68 e il terrorismo furono due di queste malepiante e non è un caso che sempre, quando si trattò di fare quadrato, tutto il sistema si disponeva a difesa dello status quo: in questo avrebbero dovuto ringraziare il fascismo ahce aveva distrutto tutto quel substrato sociale e culturale tipico di una democrazia avanzata che gli permette di superare crisi gravissime senza che i cosiddetti fondamentali fossero messi in discussione.... eliminandolo il "partito" era direttamente coinvolto in qualunque ganglio vitale della società e dello Stato e la cosa non poteva non creare problemi visto che a quel punto ognuo mirava a metterci i propri in essi: non era un requisito la comptenza ma l'appartenenza: quel che accade oggi è direttamente figlio di quella situazione;dal 1948 in poi questo "sistema" ha generato mostri, mostri ancora in vita, purtroppo...
Nota a margine
a differenza di tanti altri dirigenti e militanti Cossutta non era un migrato: non era un "fascista redento"; è semper stato coerente con le sue idee e piaccia o meno si è dimostrato migliore di tanti suoi conteporanei che erano si comunisti ma erano già a guardare al craxismo e all'affarismo ammantandolo di "nuovo"...... io non ho condiviso nulla del suo saggio "Lo strappo (con cui denunciava l'abbandono della centralità sovietica da parte del PCI berlingueriano)" ma gli riconosco a posteriori quella capcità testarda di mantenere quel principio di coerenza che in questo paese anzichè essere considerata una virtù è sempre stata vista come una cosa "aliena", una cosa da fessi...
 Dall'altra parte Gelli
uno di quelli che che aveva come obbiettivo primario il sovvertimento dell'ordine democratico così com'era uscito dalla fine della seconda guerra mondiale. Era crocievia di interessi esteri e nazionali; accreditato, senza che fosse mai dimostrato, di conoscenze prossime ai circoli più reazionari americani che, certo non vedevano di buon occhio il PCI ma men che meno volevano che questo partito potesse in qualche modo collaborare al governo del paese... ed ecco che puntualmente spuntano fuori Gladio, terroristi rossi e/o anarchici, poi rivelatisi neri e/o appartenenti a frange dei servizi deviati, stay behind ecc. tutta una stagione di terrore che giustificò di fatto non solo la teoria degli opposti estremismi ma soprattuto bloccò il paese rendendolo preda di poteri occulti e terra di scorrerie di potenze estere. Naturalmente il nostro non fu mai direttamente coinvolto ma la "manina" c'era... e fino all P2, anche qui ce ne sarebbe da dire, forse era noto solo a livelli alti della politica e dell'affarismo, ma non alle masse. Da notare che proprio con l'emersione, mi chiedo quanto casuale, della loggia P2 l'intreccio venne allo scoperto: vi facevano parte personaggi di alto livello della vita pubblica: militari, boiardi di stato, imprenditori (...), giornalisti, e quant'altro mettendo a nudo la capacità di penetrazione del Nostro e la assoluta permeabilità del ceto pubblico; un male antico che a ogni svolta importante della nostra storia ha impedito di far intraprendere al paese la strada in tutta autonomia: a suon di bombe e quant'altro questo paese fu ricacciato nella retroguardia occidentale e le consueguenze, come già detto prima, le abbiamo tutti sotto gli occhi, magari a livello finanziario-politico ma son ancora tutte lì. Una nota a margine, pura curiosità, è il suo Piano di Rinascita democratica  . Non immaginate nemmeno quanti punti di questo "piano" sono stati ad oggi attuati:
I suoi obiettivi essenziali consistevano in una serie di riforme e modifiche costituzionali onde

« … rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori »

In particolare andavano programmate azioni di Governo, di comportamento politico ed economico, nonché di atti legislativi, per ottenere ad esempio nel settore scuola di
« … chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio - posto di lavoro… »
Un veloce excursus:
  1. responsabilità civile dei magistrati, separazione fra giudicante e pubblico ministero? Fatto o quasi.
  2. Senato non elettivo ma di secondo livello? Work in progress e proprio dai "nipotini" del PCI.
  3. bipartitismo con due partiti (o accolita simil partitica)? Fatto. Oggi i principali son due con un terzo, M5S, che fa rotella che tiene il tutto perchè è l'unico con un certo seguito reale a livello popolare.
  4. abolizione della validità legale del titolo di studio? Ci stanno lavorando seriamente.
  5. abolizione delle province? Ci siamo: ora sono organi di secondo livello; un primo passo per la loro eliminazione..
  6. Riduzione del numero di parlamentari? Qui la vedo dura ma ci si arriva...
  7. Controllo dei media? Il piano prevedeva il controllo di quotidiani e la liberalizzazione delle emittenti televisive (all'epoca permesse solo a livello regionale); nonché l'abolizione del monopolio della RAI e la sua privatizzazione. L'abolizione del monopolio RAI era avvenuto prima della scoperta della loggia, con la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1974 che liberalizzava le trasmissioni televisive via cavo.
Insomma, sempre da Wikipedia, "consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione" non male per un "imprenditore", vero? Il Governo diviene il centro del potere e il Parlamento è solo un appendice, uno sfogatoio, del primo: mi pare che ci siamo....
Perchè li ho accostati? Perchè a loro modo hanno "fatto" il paese e la sua storia: nel bene e nel male... non ne sentirò la mancanza anche se, purtroppo, le conseguenze a pagarle saranno i nostri nipoti....
 



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