13/12/2015 di triskel182
“Con
l’imminente riforma del tariffe di rete la bolletta energetica degli
italiani dal 1 gennaio 2016 costerà di più e ingrasserà le tasche dei
produttori e distributori di energia, svuotando quelle dei cittadini. Il doppio affondo, guidato dall’Autorità per l’energia e assecondato dal Governo, è perfettamente riuscito.
Da mesi il M5S denuncia e si oppone alla subdola manovra dello stesso
Presidente del Consiglio che intanto annunciava tagli alla bolletta
elettrica del 10%. Ora sappiamo che non ci sarà nessun taglio, ma solo
aumenti per 20 milioni di utenti.
La riforma delle tariffe di rete
farà soffrire le famiglie a più basso reddito, in costante ascesa nel
nostro Paese (lo dice l’Istat). E implementerà un meccanismo folle:
pagherà di più chi consumerà di meno. Contravvenendo a ogni principio
dettato dal buon senso e dalle indicazioni europee per combattere i
cambiamenti climatici.
Se da una parte l’Unione Europea chiede agli
Stati piani di contenimento delle emissioni di CO2 nell’atmosfera e
quindi, implicitamente, minori consumi energetici, dall’altra il
Governo italiano porta avanti una riforma che produrrà un aumento dei
consumi, scaricandoli sui cittadini più virtuosi, che spesso coincidono
con i più poveri.
Se è questa la strategia italiana pensata da
premier per la Conferenza mondiale sul clima a Parigi, allora non ci
siamo. Il Governo avrebbe l’occasione di mettere il nostro Paese al
centro di un cambiamento epocale. E invece si abbandona alle solite
logiche a favore dei colossi del fossile.
La riforma dell’Autorità
per l’energia – sostenuta dal silenzio del Governo – colpisce anche gli
investimenti in efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili:
rendendo il conto più salato per chi ha consumi bassi e meno
conveniente investire in tecnologie per il risparmio o
l’autoproduzione, come il fotovoltaico o la cogenerazione. È facile
prevedere una tempesta di ricorsi.
Vengono inoltre stabilizzati i
ricavi dei distributori. L’esecutivo mette in cassaforte i bilanci in
capo alle multinazionali dell’energia – Enel in testa – perché questa
riforma sposta i costi di rete dalla quota variabile a quella fissa. In
tal modo, viene superato il rischio di mercato essendo gli utili non
più legati ai consumi ma a costi fissi per utenza elettriche che
garantiscono così utili sicuri fino al 2030, quando scadranno le
concessioni di gestione della rete. Più semplicemente, gli utenti
pagano i costi di rete non più in base a quanto consumano, ma secondo
il prezzo fissato per ogni utenza elettrica.
Una vera e propria
truffa ai danni degli italiani. Per ostacolarla il M5S è impegnato in
tutte le sedi competenti, compresa quella europea.
Energia pulita e a
basso costo significa un ambiente più accogliente, tutela della salute
e aumento dei posti di lavoro. Ma questo Governo probabilmente ha
altri piani per gli italiani. ”
Di Gianni Girotto, M5S Senato da beppegrillo.it
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