si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
domenica 3 aprile 2016
Banche, se nei prossimi vent’anni il 90% di loro scomparirà, chi le sostituirà?
Ma il problema delle banche va ben oltre quello delle singole nazioni, il nocciolo della questione e’ il funzionamento dell’intero sistema. E’ infatti innegabile che dal 2008 in poi, l’eccessivo interventismo ha mantenuto in vita banche che sarebbero dovute fallire; allo stesso tempo l’eccessiva regolamentazione governativa ha impedito al settore bancario mondiale di operare liberamente sui mercati. Tutto ciò ne ha ridotto l’efficienza, che a sua volta ha contratto i profitti delle banche, un circolo vizioso che nessuno ha ancora cercato di spezzare.
La risposta del sistema finanziario a questo fenomeno è stata la rapida evoluzione verso un modello nuovo, dove alle banche si sostituiscono piattaforme finanziarie ed istituzioni ad hoc, spesso di proprietà privata e che si muovono al di fuori del sistema bancario. Se continua così, nei prossimi anni la maggior parte dell’attività bancaria verrà svolta da sistemi finanziari alternativi che usufruiscono della moderna tecnologia online, sistemi più economici e più semplici da gestire per i clienti.
Rischiano di scomparire più velocemente le banche europee che non hanno usufruito di un sistema di rapida ricapitalizzazione come le consorelle americane. Il motivo è come sempre la mancata integrazione che emerge anche dalla struttura decisionale della Banca Centrale Europea, meno omogenea e compatta di quella della Riserva Federale. La crisi finanziaria del 2007 ha infatti messo in evidenza l’eccessiva capitalizzazione di alcune banche, che non solo le ha rese poco agili ed efficienti ma ha creato seri problemi di solvibilità di fronte a ‘cattivi’ investimenti di capitale.
Ci avviamo, dunque, verso un sistema finanziario dove la banca tradizionale non ha più un ruolo centrale nell’economia e dove nuove istituzioni, non più strutturate secondo i parametri bancari, offriranno quei servizi che le banche non sono più in grado di gestire dal finanziamento al commercio internazionale, a quello per l’impresa fino alla gestione dei portafogli internazionali. Se Gonzalez ha ragione nei prossimi venti anni le quotazioni della banche scenderanno mentre quelle di chi si sostituirà a loro saliranno poiché l’economia capitalista non può funzionare senza i servizi bancari. Sarà opportuno investire nel nuovo settore.
insomma in discussione è il capitalismo di stato che era in voga in questi anni... inventeranno qualcosa, mi sa...
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