Ci hanno provato finora e solo grazie alla mobilitazione blogger in rete la si evitò, ma come si sa il potere non ammette "zone franche" lontane dal suo tocco "magico" e infatti un pò alla volta e, alla chetichella, con la scusa di eliminare le estremizzazioni (puntualmente riportate dalla stampa amica e non in questo accomunata dall'interesse di casta), prima hanno infilato un'emendamento nel cosiddetto decreto sicurezza che dà al Ministero dell'interno la facoltà di chiudere interi portali (google, youtube ecc.) se c'è qualcosa contraria al comune sentire di..... ancora non si è capito di chi e poi di sanzionare pesantemente il blogger (anche per un commento non dovuto alla sua volontà ma terzo ed in questo modo mi immagino che questa froma censura scatenerà i vari idioti che pure in rete ci sono che troveranno il modo di sbizzarrirsi per far chiudere blog a loro contrari .... tanto la responsabilità è del blogger!); ma ora ce n'è un'altra: in un'altro emendamento di un'altra Onorevole della maggioranza s'introduce la identificazione precisa di chi scrive. Bene; in entrambi i casi una legge esiste già e prevede sanzioni anche gravi in entrambi i casi e quindi sorge la domanda spontanea: qui prodest? Come non pensare a una forma di censura in violazione dell'art. 21 della Costituzione? Una ultima sensazione: se questo governo, come il precedente, si definisce "liberale" di cosa ha paura? Che il dissenso emerga? Che ci sia la nascita di una opposizione reale nel paese e che qualcuno ne prenda la guda togliendo il monopolio informativo al mainstream (s'intende per mainstream il sistema informativo integrato con il sistema olitico ed economico che al suo internosi combattono ma impediscono in tutti i modi qualunque voce fuori dal coro generale)?
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