Eluana Englaro è morta per lo stop alla nutrizione artificiale. Il protocollo è stato seguito alla lettera; nulla da eccepire nememno sulle condizioni di salute di Eluana: non poteva deglutire e NON HA SOFFERTO; nessun dubbio nemmeno sui tempi; NON ESISTE ALCUN ELEMENTO . Parola di due esperti nominati dalla Procura di Udine che hanno depositato la perizia nella quale si eliminano completamente i dubbi sulla inottemperanza del protocollo stesso. Insomma un'altra battaglia vinta nella battaglia del Padre di Eluana contro l'oscurantismo integralista che sperava di sfruttare il feticcio "Eluana" per riaffermare la propria egemonia non sui suoi seguaci ma sull'intera società italiana!! Finora tutte le azioni intraprese sono finite nel vuoto e si ha ragion di credere che l'andazzo continuerà ad essere questo e quindi tutta il can can mediatico, i giornalisti proni al potere, gli appelli, le marce, gli atti isterici, ecc. tutto sta passando (e immagino che cosa possa covare negli integralisti per l'ennesima sconfitta: dolore? rabbia? non so; ma una cosa so, ossia che non tutti la pensano come loro e che gli piaccia o no loro sono minoranza!!) come sta passando anche il passaggio giudiziario che di volta in volta ha dato sonore sconfitte a chi pretendeva di ergersi a giuria e giudice dimenticando che, anche se malridotto, siamo in uno Stato dove il diritto esiste ancora e la Costituzione vige. Ma soprattutto volgo il mio sguardo al Padre di Eluana che dopo 17 anni di coma della prorpia figlia, durante i quali ha dovuto non solo lottare contro l'indifferenza e la lontananza dello Stato e della società cosiddetta civile (per non parlare della politica tutta appiattita su Oltretevere anche quella della cosiddetta sinistra "riformista"), ora che Eluana riposa finalmente in pace deve anche lottare contro la becera aggressività di chi dimentica che non siamo in uno Stato Confessionale, o megli ancora non ci siamo, dove una minoranza religiosa governa sulla maggioranza e dove la tolleranza, tanto predicata, nonla si dimostra nei fatti. La mia solidarietà di padre va a lui e alla famiglia e auspico che finalmente venga lasciato in pace con il suo dolore e il suo ricordo di una figlia che non ha vissuto la sua vita.
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