Oggi finisce la "visita" dal Rais libico nel nostro paese. E' stata una visita all'insegna dell'insolito; osannato come "amico" (pena "milioni di africani sule nostre coste); gli costruiamo anche un'autostrada a nostre spese; gli diamo armi; e consulenza; gli imprenditori hanno la promessa di sgravi se investono nel suo paese; gli permettiamo di mettere tende per Roma e anche di parlare in un Sala del Senato: insomma tutto il catalogo. Dulcis in fundo i leghisti lo osannano perchè "ha fermato l'invasione" (dimenticando quanti ne entrano con regolare visto turistico e poi rimangono come clandestini, oppure nei camion nascosti ma questi non contano, evidentemente perchè forse nel nord-est fanno comodo e non hanno diritti). Insomma un "mito". Uno che forse entrerà nell'agorà degli amici (spero anche non dei sinceri democratici, vista anche la sua particolare concezione della democrazia; in queste cose però è buon ultimo vista anch la nostra particolare concezione) del Nostro anche se obtorto collo, spero. Un'utile amico? Personalmente lo ritengo un dittatore, visti anche i suoi (come dire) comportamenti e la sua evidente allergia ai protocolli: è vero che lì non è che ci siamo comportati in maniera democratica con loro sotto il fascismo (quando l'Italiaetta di allora si illudeva di costruire un'impero sugli stracci) ed è anche vero che venendo a Roma ce lo ha voluto ricordare, con tanto di foto, e giustamente per giunta ma farci dare "patenti", proprio no. No grazie. D'altronde qui non abbiamo un simile tipo di politico, ma di questo passo....... da qualche tempo a questa parte non siamo lontani da questi atteggiamenti "padronali" viste le cronache parlamentari e televisive: chissà magari al posto dellas corta da noi ci metterenano delle superveline!
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