Mi scuso per la vacuità, ma scrivo al volo e quindi sarò inesatto. Si sapeva che questa Europa non piacesse ed infatti i cittadini europei bocciano duramente spostandosi a destra il proprio voto. Il liberismo non piace; e lo dicono alto e forte. Anche dove vincono forze "istituzionali", come in Francia, il messaggio è chiaro: niente Europa liberista e mercatara e soprattutto mandato alla destra di osteggiarla. In Italia, almeno per ora, in base ai primi exit poll, un risultato è chiaro: partendo dal presupposto che il dilemma era se la destra (PdL) stravincesse e la destra economica non straperdesse (PD): è accaduto, o almeno sembra accadere, che la prima non stravince, anzi, e la seconda non crolla completamente e mantiene qualche voto senza affogare. I cespugli della cosiddetta sinistra sembrano sparire dalla scena politica (prima italiana e ora europea) lasciando spazio a chi vuole ricostruirla in senso socialdemcratico se non socialista: ora c'è spazio!! La Lega continua il trend e mantiene le proprie posizioni e, soprattutto, l'IdV avanza rodendo voti sia al PD che alla cosiddetta sinistra e affermandosi come forza reale del panorama politico: ora si capisce perchè questo partito era così attaccato dai giornali e perchè c'era una tensine intorno ad essso visto che si afferma come vero partito antagonista del panorama politico (che piaccia o meno). Il vero risultato è l'astensionismo che è altissimo per un paese come per il nostro. Un primo bilancio? Facile. Gli italiani hanno votato guardando più la situazione interna che internazionale: c'è speranza di cambiare?
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