mercoledì 25 maggio 2011

cambiare il paese?

Bella domanda, vero? Non certo con il riformismo berlusconiano, sia in versione originale che clonata (leggi pdmenoelle), perché non é altro che mantenimento allo spasimo dello status quo così com'è venuto alla luce dal '92 in poi: prima i governi di centrosinistra e poi il duopolio pdmenoelle/pdl hanno messo su un sistema tale che la società sottostante era costretta a scegliere a scatola chiusa fra due schieramenti uno lo specchio dell'altro senza lasciare il minimo spazio alla realtà effettuale: in poche parole prendere o lasciare o vi rendete a immagine e somiglianza del ceto parassitario oppure non esistete, non contate nulla e non siete visibili. Una prova? A Napoli esponenti del pdmenoelle hanno apertamente lavorato per l'avversario del proprio partito, in un caso, e, in un altro caso, hanno dichiarato pubblicamente che, essendo riformisti, non potevano appoggiare un "masaniello" come De Magistris e che era più logico votare per il suo principale avversario, com'é andata a finire? Che De Magistris é il VERO sfidante e il pdmenoelle ha dovuto abbozzare e correre ventre a terra nel sostenerlo se non voleva sparire dalla città; un disastro. E che dire dell'asse Casini-D'Alema? Continuano a "discutere" sulla probabile (se Pisapia e De Magistris dovessero perdere) alleanza fra riformisti: ma sanno che la gente è già altrove? Sanno che Fincantieri ha deciso di chiudere non solo perché c'é minore domanda ma soprattutto perché le pressioni "nordiste" la spingono a valorizzare il nordest del paese a scapito del resto? E sanno che quello visto ieri a Genova e Castellammare (in quest'ultima città mi ha colpito molto una foto ossia quella della testa di Garibaldi messo in un cesso, il che é tutto dire soprattutto nel 150° aniversario di questa unificazione) potrebbe ripetersi in scala generale nell'intero paese? E se c'é la saldatura fra queste proteste e i giovani, i pastori e le partite iva sarde, gli oeprai del nord ovest, gli immigrati, ecc.? Il paese letteralmente diverrebbe ingestibile e solo una svolta autoritaria potrebbe fermarla con annessi morti nelle strade: che forse ce lo si augura per poter poi creare condizioni del genere dove i soliti noti verrebbero anche incensati come "salvatori" della patria violata dalle orde di straccioni? Al momento non siamo ancora a questo, per fortuna, punto: ma la caldera é in ebollizione e, se non saranno capite le condizioni in conseguenza delle quali la suindicata caldera potrebbe esplodere, si rende necessario non tanto capire i tatticismi, scontati, di chi mira solo alla propria autoperpetuazione quanto comprendere quale e chi potrebbe fare da catalizzatore per favorire non una incontrollata esplosione ma un suo rendirizzamento positivo verso una nuova sponda politica e sociale: di cui la prima sia realmente espressione della seconda. C'é una permessa assolutamente necessaria però. che intendiamo quando usiamo il termine "cambiare"? Guardate che ormai non è più il momento dei piccoli passi; non é più nemmeno il tempo di riforme che lasciano il tempo che trovano:troppo tardi.
E' necessario, invece, che "cambiare" significhi:
un nuovo patto sociale, fondato si su basi antiche come la Costituzione, e solidaristico;
una diversa connotazione economica che consenta una redistribuzione dell'ascensore sociale verso il basso e ponga l'accento sul sostenere la domanda e non l'offerta;
non servono riforme fiscali ma fisco efficiente e manette ai veri evasori, in modo da riallargare la base contributiva;
basta con il "professionismo" della politica e, per essere più chiari, due mandati eppoi a casa, a fare altro;
riaffermazione della impossibilità e incompatibilità per chi è concessionario di servizi pubblici di candidarsi;
riforma delle riforme fatte negli ultimi 17 anni, a partire da quella del lavoro e finendo a quelle dei codici;
Questo solo per intendere che significa "cambiare" ...... il resto verrebbe da se: valutate se e quali candidati fanno proprie idee del genere e votateli. E MI RACCOMANDO NON LASCIATE A CASA IL CERVELLO DAVANTI ALLA TV SENNO' QUANDO TORNATE A CASA E VI VENISSE VOGLIA DI UNA FETTA DI PANE SPALMATA RISCHIATE CHE QUELLO CHE STATE SPALMANDO NON E' DI SICURO MARMELLATA........

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