martedì 31 maggio 2011

.. e ora camminiamo domandando!!

Indovina indovinello: chi ha pronunciato la frase a titolo di questo post? La risposta é fra 4:
Veltroni
D'Alema
il subcomandante Marcos
il sottoscritto
.... non si vince nulla, naturalmente, ma passando tutti noi per comunisti che "scrivono fesserie" almeno facciamo vedere che abbiamo studiato, che ne dite?
Ora che abbiamo goduto a sufficienza e ci siamo felicitati, ragioniamo un pò. Cominciamo a sgombrare il campo da un pò di confusione che la destra demagogica sta spandendo a piene mani fra i cittadini.
non abbiamo introdotto nel nostro paese il comunismo (né sovietico né cinese né tantomeno quello immaginato da un grande pensatore del '900 come Antonio Gramsci, né tantomeno quello immaginato dalla intellighenzia dell'antico PCI che tanto somigliava alla socialdemocrazia di stampo nordico) ma siamo di fronte a una richiesta della parte sana del paese di: legalità, trasparenza, attenzione ai problemi reali di chi lavora e paga le tasse, e (come anche dice l'ormai ex Governatore Draghi) porta su di sé sia il peso della crisi che delle tasse eccessive perché pochi le pagano, e proposte per un futuro migliore per i nostri figli che fosse in linea con quanto i Padri Costituenti avevano immaginato quando scrissero la Carta Costituzionale; nulla di più e nulla di meno.
non ci sono cosacchi (naturalmente mi scuso con i cosacchi che sono sempre presi a esempio negativo e non lo sono nella realtà) che si stanno abbeverando alle nostre fontane né orde di islamici (come sopra chiedo scusa ma chi vi tira in ballo non é il sottoscritto ma altri, basta leggere i giornali di "famiglia") che affollano le nostre città: mi spiace ma non ci sono e ormai non funziona più con gli italiani onesti e con i lavoratori. E queste elezioni ne sono la prova: la teoria della paura come controllo sociale è stata spazzata via da uno tsunami popolare (sia la Lega che il PdL l'hanno provato sulla propria pelle il fallimento di una tale linea proprio in queste elezioni!!) che va oltre i "tradizionali" schieramenti di questa seconda Repubblica; stesso discorso per gli "oppositori istituzionali" e vi aggiungo che o lo capite o vi rassegnaet a diventare centristi e veltruschini come Renzi..... un pò poco rispetto alla spinta popolare che avete visto in questo mese fortunato per l'Italia....
Come dicevo a un blogger che commentava il precedente post è una tattica vecchia quanto l'umanità l'esaltare pregi e difetti del frotne opposto per nascondere le proprie difficoltà: è quanto sta facendo oggi la destra populista .... se il messaggio funzionerà o meno lo vedremo ai referendum (A PROPOSITO DI REFERENDUM ANDIAMO TUTTI A VOTARE, NUCLEARE O MENO NON IMPORTA, E DIAMO UN ALTRA SPALLATA AL REGIME!!!!!). Fossi nell'amato capo licenzierei in tronco i suoi attuali spin doctor: non c'hanno preso.
Pisapia non è un "rosso": é di sinistra, é vero, ma fa parte di quell'aristocrazia operaia e rossa che storicamente é sempre stata progressista ma mai comunista e dove, levata la crosta, sa di alto borghese milanese (e a mio modesto parere lo scontro a Milano è stato fra due "borghesie" in conflitto fra loro di cui una è quella "storica" e aristocratica che vedeva malissimo i nuovi venuti trovandoli come dire non "borghesi", per non parlare che proprio a Milano il voto giovanile ha dimostrato che non tutti i giovani aspirano a farsi invitare a Arcore o ad amici). Sia chiaro son contentissimo che Milano sia gestita da un uomo così: non poteva trovare miglior interprete della milanesità che guarda al futuro. Continuare a dipingerlo come un "comunista" é un errore e continuare con esso non solo é deleterio ma non farà che portare altri voti allo schieramento di cui Pisaspia fa degnamente parte e da cui prenderà il meglio per formare la propria giunta che spero sia la più lontana possibile dalle logiche partitiche e correntizie, non è più il momento questo.
De Magistris nemmeno è un "comunista", anzi lo vedrei tranquillamente fra i liberali di una volta o nell'attuale FLI ma non certamente in SEL, che infatti non lo voleva, o in FDS, che l'ha appoggiato solo perché ha capito la forza dirompente che un uomo così poteva scatenare nell'elettorato campano, e nemmeno nel pdmenoelle (di cui alcun o hanno fatto la campagna, a pagamento, per il suo avversario o hanno firmato "appelli" ai riformisti perché non lo votassero.. ne temevano proprio la masaniellità di fondo e avevano ragione perché li ha spazzati via come polvere!!!!!). Un uomo così non poteva non uscire che dalla mai cresciuta, per propri limiti, socialmente borghesia napoletana e non poteva non vincere in una città che da duecento anni vede se stessa piegarsi e ridursi al nulla. Un altro elemento che ne ha favorito la vittoria clamorosa é la perdita di peso del voto, come dire, a pagamento controllato dalla camorra. Sono qualche decina di migliaia e sono fondamentali solo se ci sono blocchi contrapposti che pescano al centro, ma quando emerge un outsider come De Magistris che fagocita la parte sana del proprio schieramento e abbandona il resto lasciando le gerarchie dei partiti in amletiche scelte immobiliste e, non, pago ne ha presi da solo più di quanto ne prendessero i partiti che, direttamente o meno, lo sostenevano ...... il che é tutto dire a mio parere perché è come non prendere atto che il pdmenoelle é, almeno a Napoli, FINITO com'é FINITO il sistema di potere neodc messo su dal bassolinismo degli ultimi anni.
Nota a margine: di queste quattro fesserie (uno in pvt mi ha detto che questo faccio ...... dire e scrivere fesserie si può ancora fare mi pare e bé amico mio se sono fesserie perché le leggi?) scritte da un fesso qualsiasi quale sono. Cari partiti della Seconda Repubblica, nata da patti poco chiari con poteri occulti, siete obsoleti come il 31 dicembre quando siamo al primo dell'anno successivo: fatevi da parte perché avete fatto il vostro tempo e di danni, nel complesso, ne avete fatti tanti anzi troppi; voglio anche ricordare ai votanti del pdmenoelle che i vostri dirigenti sono fuori dal tempo e dalla storia ed é ora che si facciano da parte perché questo che sta arrivando é il tempo delle persone comuni e normali e fosse solo, e non solo, per questa caratteristica devono andare in pensione, senza se e senza ma. Fatevi da parte se avete a cuore il destino del paese e lasciate alla società italiana il dovere di costruire il partito "sociale" non a-ideologico ma fortemente orientato a una sinistra nemmeno necessariamente marxista ma sicuramente sociale e aperta: solo così questo paese potrà continuare a sperare di uscire non solo dal pantano ma dalla nebbia nel quale si trova da più di 20 anni.....

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