Ieri ho riflettuto sulla condizione del
"fare figli" oggi, dopo aver letto un articolo sul fatto quotidiano del
lunedì sulle differenza fra i paesi scandinavi (dove la natalità é in
crescita a differenza della nostra) e .... stavolta il resto d'europa:
per scoprire che una volta tanto siamo proprio europei, quindi in buona
compagnia... almeno così c'illudiamo un pochino. Nei primi padri e mamme
hanno pari diritti e sono spinti a curarsi dei figli, per periodi
lunghissimi, in media 400 giorni, e retribuiti fino al 80% nel resto
d'europa no ma la punta estrema indovinate un pò chi é? Noi
naturalmente: perché la Riforma Fornero ha previsto, art.4 comma 24, che
in via sperimentale "e per favorire la conciliazione dei tempi di vita e
di lavoro per gli anni 2013-2015 il padre lavoratore dipendente ha
l'obbligo di astenersi per un periodo ..... di .... TADA!!!!! .... 1
(leggasi uno) giorno"; entro naturalmente i primi 5 mesi di vita del
figlio dando preavviso di almeno 15 gg al datore di lavoro (costo per lo
Stato stimato in 78 mln di euro; mi chiedo se il padre si mette in
malattia quanto costerà allo Stato.. secondo me il gioco non vale la
candela, ma si sa che la nostra signora del Lavoro questi calcoli non li
fa...); incidentalmente ce ne sono altri due ma in sostituzione della
madre, null'altro... una full immersion in cui condensare tutti i primi
anni di vita del figlio. Lascio stare il resto, leggetevi l'articolo
perché illuminante di quale distanza ci sia fra le parole ufficiali e la
realtà effettiva: ma in questo il governo attuale non é diverso da
quelli precedenti... dall'ulivo alla destra berlusconiana: tutti a
lanciare parole d'ordine come natalità, famiglia, stato sociale ecc.
mentre sottotraccia si taglia e ritaglia, in nome della competitività e
dell'ideale società del migliore dei mondi possibili e tutte le menate
con prendono in giro tutti.
Ripeto la domanda:
Avete voglia di fare, e di consigliare di fare, figli?
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