giovedì 3 gennaio 2013

.. così conciati dove andiamo?

Mentre in Germania i Direstat, le agenzie di collocamento, sono vuote e inoperose (stanno conoscendo, a nostre spese, un vero boom economico) si apprestano a "tempi duri (vorei anch'io averli come loro i tempi duri)", da noi facciamo i conti della serva.... diamo qualche dato per capirci:
  1. nel nostro paese la ricchezza privata, detenuta per i 2/3 dal 10% della popolazione, ammonta a circa 8640 mila miliardi di euro;
  2. al resto della popolazione rimangono le briciole, più le tasse, tariffe, imposte, tributi e contributi vari.
  3. pur sapendo che senza istruzione di massa, sanità, ricerca e sviluppo e investimenti compatibili con le casse dello Stato non si ha un futuro l'Italia esporta i cervelli ma taglia proprio nei settori che determinano il benessere sociale. culturale ed economico.
Questi sono dati aggregati per grandi linee ma sono significativi, credo, di come sia miope e subalterna la politica, tecnica e non, agli interessi di una piccola parte della popolazione facendo pagare alla massa il mantenimento dello status quo: come non far caso al meccanismo di pagamento della tasse universitarie che dopo una certa aliquota si .... fermano, che significa? Che non c'è proporzionalità nel pagarle e in pratica il ceto medio e basso, quello che ancora si può permettere di mandare i figli non dico all'università ma anche alle superiori ormai, paga la retta ai ricchi o al minimo ai benestanti; alla faccia del proporzionalismo incastonato in costituzione. E' un paese profondamente ingiusto e squilibrato, facciamo un altro esempio?
In questo paese che si vanta di essere fra le prime dieci potenze economiche dell'occidente ci sono:
  1. 1 mln di analfabeti totali;
  2. 6 mln di analfabeti parziali;
  3. 13 mln di persone che hanno solo la V° elementare;
  4. il 50% dei ragazzi fra i 15 e i 18 non sa leggere e capire i testi;
  5. il numero di "NEET" fra i 15 e i 29 anni proviene da famiglia a bassa scolarizzazione;
  6. il 65% degli adulti non sa, ancora, orientarsi nella società dell'informazione per mancanza delle competenze minime .... quello che si definisce "analfabetismo funzionale";
  7. la metà della popolazione fra i 25 e i 65 anni ha solo la licenza media;
  8. il 25% ha il diploma;
  9. il 15% la laurea.
i dati son presi da "ricchi e poveri" di nunzia penelope che consiglio a lato di leggere. Naturalmente si potrebbe continuare con i dati ma so benissimo che in un modo li conosciamo quindi passo ai quesiti che mi e Vi pongo:
  • Così conciati dove crediamo di andare a parare?
  • Davvero c'é da meravigliarsi che fenomeni come il berlusconismo, e altri simili, o la partitocrazia (dalla cui crisi il primo discende) abbiano attecchito fino al punto da ridurci così?
  • Siamo considerati dai tedeschi "i pezzenti d'europa", come dargli torto se ci trattano ancora da magliari?
Se vogliamo un futuro .... no, diciamolo meglio: se VOGLIAMO SPERARE di avere ancora un futuro come paese prima di tutto non dobbiamo combattere, per primo, gli effetti "politici" ma la loro causa: noi....
p.s.
queste sono riflessioni se qualcuno se ne sente offeso lo dica pure ma deve anche spiegarmi dove dico cose errate.

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