giovedì 2 maggio 2013

dal passato al futuro..... il quantum computing

Ieri, con qualche nota personale, erano i 20 anni della nascita del WWW.. ma intanto non sono stati con le mani in mano a grattarsi e hanno dato l'indirizzo prossimo venturo che non è la realtà virtuale o l'ipad (tutti rimedi provvisori e comemrciali cui, da bravi consumatori del nulla abbocchiamo sempre) o simile ma ..... il quantum computing. Cosa é? Mica facile spiegarlo: abbraccia diverse discipline che vanno dalla fisica teorica all'informatica (passando per la matematica, la filosofia, l'astronomia, il calcolo delle probabilità e qualche altra cosina che qui non sto a dire sennò la palpebra cala, vero?) ma vanno tutte nella direzione che da anni i ricercatori sanno possibile in teoria ma nella pratica ne sono lontani perchè ancora non sanno quale sia la strada certa per arrivarci: è il loro Santo Graal e prima o poi ci arriveranno.
Ma di cosa parliamo in realtà? Bè tutto si basa sulla meccanica quantistica e sulla possibilità di applicare questa ai computer. In realtà ciò già avviene: i laser, le tac, i processori dei pc di ultima generazione già sono progettati e costruiti su questi stessi principi, no qui si va oltre molto oltre: qui si studia un intero pc, connesso alla rete, basato sui principi quantistici; provate a pensare: i dati risiedono non più su un hard disk ma nei fotoni, infatti vengono chiamati q-bit, e nell'aere dell'infinitamente piccolo, miliardi e miliardi di dati un fotone e in un quanti una delle particelle più piccole finora conosciute e immaginate quanta se ne può immagazzinare in una .... mela, o magari negli atomi dell'acqua o dell'aria, chissà .. non è fantascienza ma pura realtà perchè una volta che ci si arrivasse a un pc del genere non ci sarebbe hardware che tenga dato che i bit sarebbero per definizione tutti intorno a noi, se non dentro di noi (per la quantistica non esiste il prima o il dopo, ma solo L'ORA o il momento) .... perchè un quantum computing può essere qualunque cosa e in qualunque momento e non ci sarebbero limiti di spazio o di memoria dato che non ci sarebbe, come dire, limite... dalla borsa alle previsioni meteorologiche, passando per tutto quello che potete immaginare, non c'è confine che possa fermare una struttura software del genere ad una velocità prossima a quella della luce o per meglio dire, essendo essa infinita, in qualunque posto e in qualunque tempo. Credo che immaginare una cosa del genere sia  difficile ad oggi anche solo pensarla, vero? Ma in realtà chi avrebbe potuto immaginare solo 50 anni le velocità stratosferiche degli attuali pc così come anche solo 20 anni fa chi avrebbe mai potuto anche solo fantasticare su "una rete digitale globale immateriale dalla quale prendere, assumere o scaricare dati - come sto facendo ora che scrivo - che rimangono lì nell'ambiente digitale senza che, spegnendo il pc, vadano persi? Forse un maestro della fantascienza, appunto (che so il P. K. Dick di Minority Report o, nella cinematografia, il film Matrix), poteva arrivarci con qualche sforzo e sapendo leggere i trend possibili, ma nessuno dei comuni mortali poteva certo farlo.... ma chip e hardware di base che fine faranno? Bè un pò alla volta spariranno e al loro posto arriveranno piccole console con le quali collegarsi alla rete e da cui attingere quello che serve: a pagamento se rimane in mano ai privati tutto gratis se almeno la rete è pubblica e i servizi aggiuntivi si pagano.
E questo era lo spottone del dinosauro (...) ma c'è un lato oscuro, molto oscuro (COME SEMPRE NESSUN COMPLOTTO NON FATEVI ILLUSIONI IN QUESTO BLOG NON SI PARLA DI COMPLOTTI MA DI FATTI ...... AD ESEMPIO LA NEWS DI CUI PARLO E' STATA LETTA SUL PAGINA DI TOM'S HARWARE):
  1. le consolle come saranno? Mica la successiva generazione degli RFID, di cui parlavo in un precedente post, da impiantare (esistono già brevetti e richieste di brevetti, americani, per l'impiantologia profonda negli uomini e anche di questo ne parlai) sottocute? E se chi gestisce impazzisce o te fai il cattivo bambino o non puoi pagare, che fanno, ti spengono (se avete visto o letto minority report o  matrix forse capirete cos'intendo)?
  2. Chi avrà in mano le chiavi? Perchè che degli Stati, così come si stanno evolvendo, ci sia tanto da fidarsi .... come non pensare che ormai sono fili nelle mani di enormi interessi finanziari e politici e che coloro che quei fili li tirano non è che siano dei democratici condivisori delle loro ricchezze, vero? 
  3. E se dei malintenzionati riuscissero a crakkare la rete? E' vero che, essendo basato su una rete quantistica, i dati manomessi verrebbero subito scoperti (in fatti uno dei principi su cui si basa un pc quantistico è proprio che essi son lì ma un momento dopo averci interagito sono completamente cambiati senza ombra di dubbio e non sono mai compe prima, mai...) ma è anche vero che ormai ild anno è fatto e magari vengono cancellati dati archiviati che so della difesa o altro.
insomma i rischi sono enormi e qualunque cosa che venga fatta da un essere umano un altro lo può cambiare e distruggere: e questo non è asslitamente da sottovalure.... come anche, ma siamo nel campo della fantascienza, non si potrà non evitare la domanda: e se prendesse coscienza? Saremmo all'alba della intelligenza artificiale, l'incubo disegnato benissimo da tanti scrittori e cineasti del genere, che prima o poi ci soppianterebbe... e, paradossalmente, una intelligenza artificiale che prende coscienza di se e ci soppianta sarebbe la logica conseguenza di tutto il percorso umano ossia dell'unico essere mai vissuto su questo pianeta che ha preparato da subito le condizioni per autodistruggersi......
per chi volesse approfondire:
Tom's hardware rivista online di computing
wikipedia:
  1. meccanica quantistica
  2. computer quantistico
  3. teoria delle stringhe
Jon Erikson
l'arte dell'hacking
J. Rifkin
La terza rivoluzione industriale e, dello stesso Autore, l'era dell'accesso e il secolo biotech;
F. Ghioni
Hacker republic
K. Haber (a cura di)
Visioni da Matrix
Carlo Formenti
Cybersoviet
K. Albrecht e L. McIntyre
Spy chips

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