si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
giovedì 18 ottobre 2007
TCPA: Il nuovo "palladium" delle software/hardware house
Salve programmi!! Oggi ci occupiamo di qualcosa di davvero preoccupante perchè una volta tanto ci dimentichiamo degli affanni quotidiani del cortile di casa per affrontare, fronte al futuro, una questione che pochi conoscono nei particolari ma che invece nella "liberal" società democratica occidentale dovrebbe essere all'ordine del giorno sia della pubblica opinione che della politica e non relegato ai forum delle community maggiormente sensibili o alla riviste underground o alla ormai solitaria, nella battaglia, area di chi crede che la rete è un luogo di libero scambio di idee e contenuti.Innanzitutto devo dare notizia di dove ho appreso la notizia che mi accingo a commentare: infatti sul blog PACESEMPRE di Lenin1986 c'è l'articolo di The_Dark_Inside che lancia l'avviso (ma sarebbe meglio dire l'allarme) alla blogsfera dell'accordo di cartello fra produttori di software e hardware che porterà i nostri pc, in un prossimo futuro, a non essere "amichevoli" e nostri ma ad essere "agenti spioni" delle suddette Houses e degli organi di controllo nazionali (nel nostro caso la SIAE), messi a guardia dei loro profitti, che verrebbero avvisati dai pc stessi dell'avvenuta "eversione" in atto, se immettiamo materiale non di provenienza certa e accertata al 1000%, naturalmente il tutto a nostra a nostra insaputa. Dal link di cui sopra è facile andare all'origine dell'alert stesso che si trova sulla homepage dell'AgainstTCPA che è l'organizzazione che si batte contro questo ennesimo tentativo dei giganti della ex new economy di mettere la mordacchia alla libera circolazione di idee in rete. Dato a Cesare quello che era di Cesare (era dovuto fra le altre cose vista la serietà del blog di cui sopra e dei colleghi che vi scrivono); ora passiamo a fare un pò di chiarezza. Non è, innazitutto cosa nuova: anzi al conntrario è storia vecchia che si pensava fosse stata superata in seguito alle proteste delle community internazionali per il free software. Allora il nome dell'iniziativa era Palladium: era in una versione meno sofisticata la stessa cosa che ci si sta riproponendo ora davanti in modo molto più subdolo. Palladium era l'iniziativa delle "solite" Houses che prevedeva la possibilità di immettere software nel pc SOLO se era sotto marchio trademark ecc.: in pratica tutto il software free, ossia che non aveva marchio o che se ne aveva uno era sotto licenza GNU NON poteva essere installato; attenzione non veniva nessuno a controllare ma semplicemten quando te compravi il PC i programmi che vi trovavi e gli altri programmi che vi installavi venivano messi in una sorta di boot secondario e lì blindati senza possibilità di modifica alcuna; da questo momento in poi qualunque cosa venisse installata veniva o respinta o messa in una directory provvisoria finchè l'utente non provava di possedere la licenza commerciale o la provenienza. In pratica veniva eliminato in un colpo solo il software non sottoposto a licenza non commerciale: un bel colpo per le suddette Houses e, si sperava, la definitiva cancellazione dal mercato dei pericolosi concorrenti i quali da linux a openoffice si vedevano tagliati fuori da qualunque possibilità di poter contrastare un tale potere. Non andò liscia. Innazitutto per le proteste delle associazioni per la protezione delel libertà individuali e free house furono costrette a fare marcia indietro, anche se parziale, e i preocessori e pc messi in vendita fu facile individuare il problema e risolvere con patch e altro. Una mano notevole la diede anche la legislazione sulla privacy dei vari paesi naturalmente e di fronte a cause per milioni di $ si "evitò" di spingere il piede sull'acceleratore. Ma ora, dopo il mitico 11/9, e basandosi sull'idea forza che "bisogna rinunciare ad un poco della propria libertà per permettere allo Stato di difendere i cittadini" le Houses, con Governi maggiormente compiacenti, ci stanno riprovando alla grande: solo che ora, a differenza di allora, hanno un vero concorrente: Linux! Come allora e più di allora gli utenti di rete e usufruitori di programmi si stanno sempre più orientando verso di esso e verso il mondo basato sul free (non prorio free ma si paga la distro e basta e si rimane nell'ordine di poche decine di € a differenza dei 4-500 € dell'ultima distro di Windows Vista, una bella differenza e un bel risparmio, no?): insomma più cercano, e provano, a stringere la vite più persone si stanno orientando verso la GNU license che sta acquisendo fette di mercato sempre maggiori proprio a scapito delle Houses commerciali. Evidentemente queste ultime non conoscono la mitologia e non sanno nulla del sacrificio di Origene....................Okkio ai pc: il nemico non solo vi ascolta ma è già fra voi in casa vostra!!
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