lunedì 12 novembre 2007

Un giovane ucciso; una violenza inutile

Ora a mente un poco più fresca dico la mia sul giovane ucciso nel piazzale dell'Autogrill ieri. Innanzitutto dico che fino a sentenza definitva siamo tutti innocenti e quindi calma e sangue freddo!! Ci sono le indagini in corso ed il Capo della Polizia in persona ha dichiarato senza senza mezze misure che nulla sarà lasciato al caso e quindi se lo dice il Dirigente Capo della Polizia di Stato gli va datto che ora lo si deve lasciare lavorare e accertare fino in fondo le responsabilità. Detto questo non mi va di giustificare le violenze scatenatesi ieri in alcune città (Roma in particolare) doo la diffuzione della notizia. Io divido gli accadimenti: una cosa è quanto accaduto nell'Autogrill; una cosa è imporre con la forza lo stop alle partite; un'altra è scatenare la guerriglia urbana. La tragica vicenda dell'Autogrill va seguita e bisogna valutare cosa davvero è accaduto e solo dopo ci si potrà fare un'idea ma soprattutto ci sono tre gradi di giudizio che possono accertare la verità (almeno giudiziaria). Non trovo giustificato che le tifoserie abbiano imposto in alcuni campi lo stop della partita: è segno di debolezza del sistema calcistico e delle istituzioni che vi ruotano attorno; ma questo non mi meraviglia dato lo stato di degrado di tutte le istituzioni italiane (che fra tagli e delegittimazioni hanno perso o almeno danno quest'impressione la cosiddetta alterità); non giustifico invece le violenze: è morto un giovane tifoso che stava andando alla partita ma questo non deve, a mio parere dare il là alla massa di persone di vendivcarsi con le proprie mani dato che non c'è solo la giustizia ma anche la necessità di accertare i fatti come sono accaduti; ma soprattutto se un'operatore della Polizia sbaglia non si può dire che tutta la Polizia sia responsabile. Lo stesso discorso vale anche quando la chiarezza, pur necessaria allora e non ancora interamente accertata, andava fatta subito come al G8 di Genova dove i comportamenti non proprio trasparenti delle forze dell'ordine, e di chi le gestiva, non possono dar danno luogo a generalizzazioni. Se vale il principio che ogni fatto è a se stante bisogna giudicarlo anche a sè o al massimo nel contesto nel quale si è verificato e non farne una catena infinita di qcui ad un certo punto non si ricorda più l'inizio ma soprattutto non se ne vede affatto la fine. Guardando le immagini delle devastazioni fatte non mi può non sovvenire l'idea che i facinorosi (visto anche il livello di organizzazione militare dimostrato) fossero già pronti per un'eventualità del genere e si aspettava solo la deflagrazione che purtroppo hanno avuto. Troppi anni di connivenze fra società calcistiche hanno creato questa situazione così come leggi ipergarantiste hanno determinato la quasi impunità di chi commette tali cose: in Inghilterra hanno quasi eliminato gli hooligan inasprendo non solo le pene ma togleindo anche alcune garanzie; non sono uno di quelli che dice "tutti in galera" ma sostengo che uno Stato che voglia garantire davvero la sicurezza dei propri cittadini non può consenitire che per decenni il bubbone delal violenza negli stadi e fuori da essi sia relegato solo ad una questione di repressione delle Forze dell'Ordine: ci vuole altro.... molto altro!!

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