Cade? E' caduto? Alla fine il mondo cambiò e la parte "libera" ebbe
il sopravvento e tutti tirammo un respiro di sollievo.. il comunismo era
morto w la libertà e il capitalismo. Tutto bene, quindi? No, e fin da
subito.
Innanzitutto,
nel timore di una rinnovata egemonia tedesca, Francia e Inghilterra
strinsero i tempi per la convergenza dei paesi fondatori della futura UE
ben sapendo che almeno metà dei paesi non ERANO pronti anzi forse
contavano proprio sulla loro arretratezza per fermare la locomotiva
tedesca. Naturalmente avevano ragione e torto: ragione perchè la
locomotiva tedesca ripartì al massimo dei giri sia perchè c'era il
mercato "coloiale" della ex DDR sia perchè comprese prima di altri che
doveva contare sulle altrui debolezze sia perchè ha ascoltato e compreso
il trend degli anni successivi e poteva contare sul fatto che gli altri
si sarebbero attardati in inutili discussioni "sociali". Avevano torto
perchè non fecero i conti con ...... i tedeschi e la loro capacità di
adattamento rispetto agli imprevisti.
Un altra ragione era
intrinseca al capitalismo stesso.... non avendo più un nemico non c'era
più la necessità di mostrare un volto umano, sociale ma quello vero: un
sistema "liberale" dove l'individuo era al centro del tutto e l'unica
cosa che conta è la sua capacità di affermarsi senza fermarsi a stendere
le mani ai caduti; fossero Stati, ceti o altri individui se restavano
indietro erano persi, non esistevano semplicemente: chiamatelo
liberalismo economico o liberismo il risultato dell'equazione eugenetica
non cambia, se non ce la fai no esisti. Oh si certo, la cosa è
affascinante perchè la ownership society
in una società ideale è il massimo ma nella realtà attuale rappresenta
solo una riproposizione di quanto era già accaduto dal 1799 a 1900: chi
si trova in alto nella gerarchia sociale ha una strada molto facilitata
rispetto a chi si trova più in basso; ha le scuole migliori, le
università, ecc. gli altri possono solo sperare di riuscire a saltare il
fosso. Rodotà in un suo saggio l'aveva preconizzato che la caduta del
muro di berlino avrebbe avuto effetti collaterali ben al di là del
singolo periodo ed ha avuto ragione. Non aveva, però, previsto la
sparizione di un intero ceto sociale, i lavoratori: un terzo che non
esiste più se non quando sono oggetto delle crisi e dei processi di
ristrutturazione economica e meno che meno sono visibili oggi che la
società è finanziarizzata.
La Klein, a sua volta, in "nologo" ci
aveva anche avvisato: conta il progetto, l'idea.. poi dove viene
prodotto non ha importanza alcuna anzi meglio se il lavoro costa meno:
intere nazioni si sono specializzate in un singolo ruolo, ad esempio la
Cina che è diventata la grande manifattura del pianeta; l'India dove c'è
il passaggio dalla fase creativa a quella pre-produttiva; la Corea del
Sud, e le zone franche di quella del nord, dove il comparto
manifatturiero pesante ha il suo maggior sviluppo con la più grande
acciaieria del globo.. tutto si è specializzato, diviso, segmentato a
scapito, proprio, del modello europeo che era intrinsecamente perfetto
se non avesse abbracciato a sua volta il liberismo di stato.
Si
quel muro è caduto e la guerra fredda è finalmente finita; ne è
scoppiata un altra: quella degli abbienti contro tutti gli altri.. molto
meno fredda, però. Non ci sono morti e non ci sono schieramenti ci sono
solo quei pochi che avvantaggiati dal sistema che, potere per il
potere, hanno tutto l'interesse a vedere lo scannatoio messo su per il
loro profitto e divertimento.......
Ci abbiamo proprio guadagnato dalla caduta di quel, maledetto, muro?
Ci siamo davvero entrati in una società migliore di quella precedente?
L'abbiamo proprio vinta quella guerra?
Un
modo per capire in quale buco nero siam caduti è seguire i soldi: chi
ci si arricchisce e chi si è arricchito? Dove son finite le riserve
valutarie in oro dei paesi? Dove sono le nostre 3200 circa tonnellate di
oro che erano la riserva su cui poteva contare il paese e chi le ha in
mano o per meglio dire chi le gestisce e perchè e su quale mandato?
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