da Punto Informatico del 22 5 2015 a firma di Claudio Tamburrino
Roma - La National Security Agency avrebbe cercato di attaccare gli store digitali di app di Google e Samsung per infettare i terminali degli utenti con spyware.
A rivelarlo è la nuova pubblicazione da parte della CBC di un documento divulgato dall'ex contractor dell'NSA Edward Snowden: in esso si legge che un'unità spionistica speciale, chiamata Network Tradecraft Advancement Team (NTAT) che raccoglieva agenti dei five eyes,
l'alleanza tra Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Nuova Zelanza ed
Australia, avrebbe discusso dei possibili attacchi da condurre nei
confronti degli app store dedicati ad Android in una serie di workshop
tenuti in Australia ed in Canada. Un'operazione dal nome curioso e
inquietante: Irritant Horn.
In pratica,
durante questi incontri segreti le spie si scambiavano informazioni
circa i metodi per superare i sistemi di sicurezza degli app store per
impiegare il sistema
XKEYSCORE, in grado di analizzare il traffico generato dagli smartphone
per tracciarli fino agli snodi attraverso cui si connettono ai
markeplace per scaricare applicazioni.
L'idea
- una volta individuati e superati i sistemi di sicurezza degli store
digitali - era principalmente quella di infettare i dispositivi mobile
degli utenti con malware attravrerso cui raccogliere dati. Tuttavia i
progetti non si limitavano a ciò: tra gli obiettivi vi era anche quello
di sfruttare gli store di applicazioni per veicolare informazioni
forvianti ai dispositivi dei soggetti da colpire, nell'ambito di
operazioni di più ampia portata condotte a fini di propaganda o per
confondere gli avversari (in particolare in situazioni di crisi e di
rivolta, come ad esempio la cosiddetta Primavera Araba).
Nel documento si individuano
per esempio le vulnerabilità di un'app per la navigazione mobile molto
utilizzata in Asia, UC Browser, utilizzato da circa mezzo miliardo di
persone e a quanto pare individato come una vera e propria miniera di
dati da parte degli agenti: già a metà aprile i ricercatori del Citizen
Lab dell'Università di Toronto avevano avvertito i gestori del browser dei problemi di sicurezza che dovrebbero nel frattempo essere stati risolti.
Claudio Tamburrino
p.s.
solo
se sono smacherati si fermano, vero? Dev'essere brutto per Snowden
dover fare una vita da rifugiato ed esiliato dal proprio paese........
lo stesso paese che proclama ai quattro venti sempre quanto sia la
patria delle libertà: ma di chi? E, soprattutto, di cosa?
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