lunedì 5 novembre 2007

Cecchino a Roma..........

Come accaduto più e più volte in giro per l'Occidente anche da noi ormai l'anomia individuale e la follia collettiva sono all'ordine del giorno e magari fra un pò non faranno nemmeno più notizia: così come non fanno notizia scippi, rapine, aggressioni, sparatorie fra malavitosi ecc. Si se ne parla al tg e sul giornale ma la prima pagina la si conquista solo, e dico solo, se o è particolarmente efferato il delitto o è eclatante l'azione. Ora siamo al cecchino che si è messo a sparare sulla folla (e non all'impazzata ma mirando e colpendo la testa) dalla terrazza di casa sua. Chi ricorda un pò di storia sa che queste cose sono accadute prima negli USA e poi si sono estese al resto del pianeta sia per emulazione che per ricorso di condizioni simili. E simile è stata la risposta a molte altre date in passato altrove: "voi non potete capire ..........". Se e quando ci sarà una seria analisi dei fenomeni sociali di questi decenni una cosa sono sicuro risalterà più degli altri: quando si rompono i vincoli sociali, per liberalizzare (e liberizzare) la società, si fa ingegnieria sociale e si creano alienazioni e aberrazioni tali che solo molto dopo si comprende il danno fatto e i "mostri" della coscienza che vengono scatenati. E' da tempo che i più accorti osservatori parlano di impazzimento del meccanismo sociale ed è da tempo che vengono trattati come cassandre e non come persone, del mestiere peraltro, che vedono quanto gli accade intorno e ne avvertono il pericolo. Al di là del tam tam mediatico (che ora sicuramente si scatenerà) e delle polemiche strumentali sulla legislazione più o meno garantista il focus velocemente si sposterà dall'episodio in sè all'uso strumentale che se ne farà e si ritornerà al perno principale della problematica della casta: da un lato si cercherà di dsare la "mitica" spallata" dall'altra si emetterà un qualche provvedimento che chiude temporaneamente la falla (il tutto condito dai garantisti a priori che ad ogni cosiddetto giro di vite urlano come li stessero sottoponendo chissà a quale tortura) e via fino alla prossima esplosione di follia. E nessuno che affronti realmente il punto: la società liberista e globalizzata è fonte di alienazione e di consegenza pone gli individui sotto forte stress sia emotivo che sociale e non tutti ce la fanno a sostenerli entrambi quindi a volte la miccia si incendia e accade il fattaccio. Come sempre in questi casi si la risposta più comoda e rassicurante: è un'alienato che ha i suoi prblemi e non è seguito. E però nessuno indaga davvero le cause di queste esplosioni e ne trae le conclusioni ossia che di frotne alla mancanza di punti di riferimento l'individuo rimane da solo con la sua frustrazione e alienazione e non tutti si ritirano in convento: c'è anche chi ammazza i vicini o spara ai passanti: non basta la risposta repressiva e giudiziaria (peraltro carente dopo dieci anni un'omicida condannato a 30 anni è sicuro di uscire) serve altro molto altro; in primis la ricerca di una diversa via allo sviluppo che riconosca come valore fondante non la crescita fine a se stessa ma la condizione umana e il suo miglioramento e poi, magari, il progresso economico. Finchè si farà il contrario la parte sana si dovrò rassegnare e sperare di non trovarsi in mezzo al fischio di altre pallottole.....................

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