mercoledì 2 gennaio 2008

La modernità? in Italia non può esistere.......

E' tempo ormai di riflusso reazionario nel nostro paese. Tutte le conquiste fatte nel corso degli anni passati sono da abbattere a picconate perchè "pericolose": se l'Italia deve diventare il "baluardo della cristianità" contro qualunque modernità allora in essa non vi possono essere conquiste conquiste sociali e pari opportunità: e se è già vero nella società perchè lo Stato, ad esempio, taglia le ore al sostegno nelle scuole per i cosiddetti diversamente abili; a maggior ragione sarà vero per le conquiste del movimento femminile e g.l.b.t. Per i secondi addirittura vale l'idea che sono "malati" e devono essere curati. Per le conquiste del movimento femminile, invece, l'attacco non è così diretto ma molto sfumato e si avvale di autorevoli commentatori che si autodefiniscono laici ma che in realtà, convinti come sono di dover aizzare gli animi per combattere l'ipotetica guerra di civiltà (inziata da Bush) con la quale ammantare la predazione delle risorse dei paesi ricchi di materie prime ma poveri di tutto il resto, sono collaterali al disegno del mantenere finchè possbile lo status quo: se ci si fa caso chi lancia questo genere di proclami, guarda caso, sono quantomeno benestanti e hanno tutto da perdere se il sistema attuale crolla e controllano il mainstream dei media ma soprattutto hanno le leve del potere politico/economico in mano e credo che gli altri, noi (ossia la stragrande maggioranza della popolazione del mondo occidentale) o ce ne facciamo strumento o anche se non siamo d'accordo non abiamo voce. Eccone due esempi: il richiamo alla famiglia e l'attacco alla 194. Nel primo caso, il richiamo alla famiglia (infatti se qui a dx <- leggete la notizia ve ne fate un'idea) cosiddetta naturale (come se al contrario ci fossero famiglie innaturali, mah) è continuo e martellante e a ogni piè sospinto ci viene dato in pasto come richiamo ad un'ordine naturale di cui non si comprende l'aggettivo "naturale" se non in funzione di controllo politico e religioso della società: cose da medio evo imperante!! Nel caso della 194 invece l'attacco è frontale e mira a riportare indietro l'orologio della libertà, delal storia, dell'autodeterminazione della donna: di tutto insomma. Accade infatti che dopo l'input del Card. ruini un'esponente di FI fa propria l'idea e lancia la proposta di uma moratoria sull'aborto in nome del principio della difesa della vita. Ora qui nessuno è un folle hitleriano e quindi nessuno si azzarderebbe a mettere in dubbio la vita, però una cosa è difendere la vita e un'altra è la possibilità per la donna di difendere la propria scelta di dare o non dare la vita soprattutto se le condizioni sociali, familiari, economiche ecc non lo permettono e ,visto che nelle scuole pubbliche (quelle private in maggioranza cattoliche nemmeno a parlarne) non si attuano seri programmi di educazione sessuale, quindi spingono a causa della necessità del momento la eprsona a scegliere l'interruzione della gravidanza: e questo è il problema. Questa conquista delle donne che ha evitato il fiorire della clandestinità e delle mammane (ma anche dei medici che ufficialmente antiabortisti poi il peccatuccio lo commettono, non tutti sia chiaro ma qualcuno...................) e della violenza commessa sul corpo di una persona che già sta male per la scelta effettuata (è risaputo che 9 volte su 10 è una scelta pur ponderata ma dolorosissima per chi la prende e criminalizzarla in molti casi è la goccia che fa traboccare il vaso), è l'altro corno del problema. Con il fallimento del referendum sulla fecondazione assistita ormai in Italia c'è un conflitto fra la legge, medievale, che vieta qualunque forma di diagnosi prenatale e fecondazione artificiale e la 194 che invece considera non reato l'aborto entro il terzo mese: e grazie al referendum (e al menefreghismo italiano) l'occasione di una "succulenta" revisione (o forse si dovrebbe dire abolizione forzata) della 194 è ormai d'obbligo soprattutto se trova orecchie attente anche nel fronte che invece dovrebbe essere l'espressione della parte migliore del paese. Infatti ecco il gioco di squadra: il prelato chiede una revisione? Quasi subito, anche se a titolo personale, un'esponente parlamentare la fa propria e porta il problema in Parlamento sicuro che prima o poi (contando sulla stanchezza o poca attenzione dei cittadini se non addirittura menefreghismo) se ne discuterà e si metterà all'ordine del giorno la questione dando la stura ai peggiori timori dei cittadini progressisti. E' chiaro che ognuno la può pensare come gli pare e ci mancherebbe altro ma dare per assodato conquiste oggi messe in discussione ha portato a quell'apatia democratica che stiamo vivendo in questi anni e soprattutto ha aperto voragini nella società nelle quali sempre maggiore e pressante è l'ingerenza di Stati stranieri: qui se tutto andrà bene, per ora, ci sarà un nulla di fatto sennò potremo dire addio alla libertà di scelta individuale. Perchè ieri era il modernismo secolarizzato; oggi le conquiste sociali; domani il divorzio ma prima o poi avverrà anche che al Parlamento verrà affiancata una teocrazia che deciderà quali sono le leggi "buone" e quali quelle cattive...........

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