sabato 19 marzo 2011

Troppo tardi! O doveva andare così?

Chiariamoci subito: sono un pacifista. Il mio faro, in tema di guerra, é l'art.11 della Costituzione: l'Italia ripudia la guerra ....... sono convinto che c'é sempre la possibilità di evitare che i mastini della guerra, e le industrie che gli stanno alle spalle (siamo grandi produttori ed esportatori di sistemi d'arma e armamenti), si vedano sciogliere dal giogo dove la pace e la maturità dei popoli li hanno confinati, chiaro? Però non sono uno che "porge l'altra guancia (e qui ci sarebbe da chiarire subito che questo gesto, come é noto a molti ma non a tutti, non é affatto un gesto di resisteza passiva ma ha un significato ben preciso, ossia era il modo con il quale gli schiavi, ebrei o meno, facevano in modo di evitare di essere picchiati con il manrovescio - che nel simbolismo dei gesti veniva riservato, allora, a chi non era ritenuto pari e quindi degno di essere solo considerato umano - costringendo il padrone a usare il palmo e costringerlo a riconoscere almeno che chi era di fronte a lui non era pari a un animale o poco più)", anzi sono convinto che mostrare fermezza e anche forza, dico mostrare non usare, a volte con i folli vanesi serve moltissimo e risolva i problemi.
Detto ciò, a chiarimento della mia posizione, ora la "coalition" ha dato un segnale di vita e ha colpito qualche tank e poco di più e gli aerei sorvolano Bengasi: il segnale é chiaro. Ma, a detta di molti analisti, é troppo tardi: i mercenari gheddafiani sono ormai dentro Bengasi e quindi sarà difficilissimo colpirli dall'alto; altra cosa sarebbe stata se si fossero decisi a farlo 48 ore fa: l'opposizione avrebbe avuto qualche chance di poter reggere l'assalto dei governativi. Al momento tutto quello che si otterrà sarà che l'agonia di Bengasi sarà prolungata per un tempo lunghissimo e il confronto sarà solo una altrettanto infinita serie di agguati reciproci senza soluzione di continuità destabilizzando la regione della Cirenaica nel prossimo futuro.Ma perché va così? A mio parere questa situazione ha diversi aspetti, proviamo ad esaminarli?
Si sa che le democrazie sono lentissime e spesso appaiono deboli e troppo chiuse nella propria stanza a guardarsi allo specchio e a far di conto con il pallottoliere per capire se conviene o meno agire: accadde agli albori quando il nazifascismo era ancora aggressivo e, in nome dello spazio vitale, si annetteva intere regioni che non gli appartenevano.. solo quando arrivarono ad essere minacciate, invase, bombardate a ripetizione, quasi sconfitte le cosiddette democrazie si scrollarono di dosso il placido torpore e cominciarono a porre le basi della disfatta della dittatura. Ancora oggi, a parte la parentesi dell'esportazione della democrazia andata com'é andata, é accaduto così ossia di fronte a un satrapo si è aspettato, discusso, ridiscusso, fatto i conti economici (i "coalizzati" se vince la rivolta avranno buon gioco nel dire "senza di noi" eravate finiti; se va male a gheddafi diranno "come ti muovi ti fulmino" quindi ridiscutiamo tutto, ivi compreso lo sfruttamento delle risorse che la Libia ha ossia petrolio, gas ecc. ecc. in ogni caso, nel conto della serva fatto, pensano di guadagnarci e dietro di loro i poteri economici che cacceranno i soldi per questa guerra) poi ci si é decisi quando le milizie mercenarie gheddafiane sono già dentro la "Capitale" della rivolta.
Si sa che questi satrapi da operetta fanno la voce grossa ma poi sono tutt'altro che tigri.... tutt'al più son dei gatti spelacchiati anche se le unghie sono sempre afilate. Gheddafi che rientra, a mio parere, in questa definizione non é però uno sprovveduto: ha interessi e investimenti in europa e se ne avrà la possibilità li farà pesare perché prima o poi dovranno pur sbloccarli, no? Vale per il nostro paese, per la Francia ecc. quindi le belle animelle idealiste che cercano di infervorarci con la retorica della democrazia ecc. in realtà hanno paura che l'ennesimo scheletro esca fuori: attendiamo chiarimenti da wikileaks.
L'Italia. Mah che dire con questo governo che abbiamo che si é inginocchiato davanti a questo satrapo la credibilità é a terra, anzi sottoterra; infatti abiamo ingoiato un pò ala volta l'amaro calice: prima abbiamo nicchiato poi abbiamo dovuto allinearci agli altri; ora abbiamo dovuto anche "donare" le basi per l'attacco e infine i nostri aerei stanno partecipando alle missioni...... intanto ci siamo sputtananti perché con i nostri "fratelli" europei abbiamo fatto la figura dei difensori del dittatore; con i libici della rivolta non ci possiamo nemmeno presentare dato che li abbiamo snobbati e non ci possiamo aspettare certo la loro benevolenza ..... nemmeno dandogli tende, escort, bunga bunga e quant'altro a tutt'oggi possiamo mettere in campo. Se il satrapo ha la meglio: azz non basterà l'anello baciato ma una bella posizione prona........
Gli USA possono sperare di lavarsi la coscienza, sporchissima, per il passato e rientrano di corsa nella politica mediterranea ed euopea, ricordate wikileaks cosa diceva? Oltre ad avere, come logico, il controllo e il comando della missione; hanno, e avranno, anche la parola sul dopo: qualunque esso sia; insomma tutto come prima che Bush facesse danni in giro per il mondo e ora gli USA possono aspirare a essere, almeno, non malvisti nel mondo arabo.
Russia e Cina: ecco due fuorigioco, che faranno? Putin potrà sempre contare sull'amicone nostrano per tentare di mettere le mani sui tesori mediterranei ma è un incognita dato che l'amicone é bravissimo a saltare fossi e anche fiumi quando necessario; non riesce, ancora, a camminare sull'acqua ma ci sta lavorando..... la Cina invece potrà rappresentare un problema: é molto presente in tutta l'Africa; stavolta però ha toppato: c'è da scommetterci che una potenza come questa non perderà tempo a leccarsi le ferite ma c'é da scommetterci che inizierà subito a scavare il terreno sotto ai piedi ai "vincitori", chiunque essi siano.
Il Maghreb: ha dato la stura ha qualcosa di inaspettato e interessante. E, tranne che in Libia, ha dato una prova di modernità e orizzonti che sicuramente avrà almeno indispettito i cultori nostrani dello scontro di civiltà che vedeva il mondo arabo come un accolita di biechi buzzurri fondamentalisti e basta. Egitto, Tunisia (poi si spera Algeria, Yemen, Arabia, Giordania, Palestina, Mali, Mauritania, Qatar, ecc.) hanno dato, fra moltissime contraddizioni e incertezze, un segnale forte e chiaro: lì nel profondo della società qualcosa si é mosso e i risultati si son visti; noi occidentali abbiamo solo potuto tifare e cercare di "indirizzare (e meno male)" gli eventi e poco di più con la speranza stavolta che non ci si mettano di traverso poteri oscuri e grigi che rovinino tutto e tutti.
E' chiaro quindi che in un mondo così in movimento nulla più resta "assoluto" e quindi le future evoluzioni non possono essere previste chiaramente però se c'é una cosa che si può fare é: capire e lavorare per includere questi paesi nel consesso che gli spetta e smetterla di considerarli "Serie B" e basta perché se ora non partecipiamo attivamente con una politica d'inclusione essi non faranno che accumulare sospetti nei nostri confronti: e ciò non ci aiuta, soprattutto perché le risorse le hanno loro mentre noi abbiamo solo il modo di utilizzarle ... un pò poco vi pare?

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