si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
giovedì 4 ottobre 2007
Chi sono i Grillo boys?
Una domanda che nel chiuso delle stanze del potere è stata fatta e rifatta e, grazie alle solite società di marketing elettorale e di sondaggi, quello che ne è uscito fuori li ha spaventati (sia a Destra ma soprattutto nel Centro(sinistra?)) al punto che stanno correndo ai ripari in vari modi: chi esorcizzando (quando li definisce "antipolitica"); chi mostrando di prenderli sottogamba (in realtà incrociando le dita); chi emarginandoli (perchè non fanno parte del proprio elettorato target). Ma chi sono realmente questi cittadini? La maggior parte sono giovani (categoria di cui si sciacquano la bocca molti politici ma che in realtà è bellamente snobbata) precari (figli delle Leggi di riforma del mercato del lavoro Treu e Biagi) senza un futuro di stabilità e certezza. E' questa la figura sociale che è assurta all'osservazione di giornalisti, politici, e tecnici della comunicazione. Se ne stanno studiando tutti gli aspetti e statene pur certi che tempo qualche mese e si saprà tutto di loro: chi seguono; cosa leggono; cosa guardano in tv (ammesso che c'è l'abbiano una tv se vivono da soli sarà dura con quello che guadagnano: ha ragione Grillo quando dice che costoro proprio perchè sono precari dovrebbero essere pagati di più e non di meno come ora perchè il loro rischio è maggiori rispetto agli altri lavoratori); ecc. Qualcosa è già venuto fuori e non piace alle lobby e alla casta elitaria: amano Ligabue; seguono Report; leggono l'Internazionale; e in rete hanno come punti di riferimento, oltre al sito di Grillo, anche Dagospia. Niente giornali e niente telegiornali: tutti uguali e tutti servi di chi ci mette i soldi e dei politici (quello che in scienza politica si chiama "Mainstream"). I loro punti di riferimento sono Travaglio e Beha e leggono libri come la Casta. Insomma si stanno formando alla scuola dell'antipolitica, come direbbe la casta politica che li teme, o come preferisco dire alla nuova politica. Non hanno ideologie che gli riempiono la pancia vuota con il sol del'avvenire; hanno un'ottimo livello di istruzione; e soprattutto guardano alla politica come uno qualunque guarderebbe un serpente. Da'ltronde come dargli torto? Gli hanno rifilato la fregatura delle pensioni dicendogli che c'era il conflitto genrazionale: balla colossale! In realtà volevano risparmiare soldi per fare "altro". Gli hanno detto che cambiare lavoro è normale nei paesi avanzati: ma si sono dimenticati di dirgli che non vivono in un paese avanzato e quindi se volgiono guadagnare quei quattro pidocchi che gli danno devono fare gli schiavi (con l'avallo del sindacalista psicologo). Gli hanno detto che è colpa del mercato se sono in condizioni da terzo mondo: non è vero il terzo mondo l'ha creato la casta mettendo mano al mercato del lavoro per accontentare le lobby che volgiono fare profitto e non spendere nulla in formazione, ricerca e sviluppo. Mi chiedo: perchè si meravigliano poi che fischiano e mandano AFF...... TUTTI? Non siamo nemmeno nel medio evo che potevano soffrire nella valle di lacrime per sperare in un radioso al di là dato che pare bastase confessarsi per guadagnarsi, commettendo qualunque reato, la salvezza e quindi anche forse lì ci vuole la raccomandazione!! Insomma a me pare che non ci sia alternativa: un nuovo contropotere sta nascendo o i politici ne prendono atto o verranno messi da parte. Non bastano più le fughe in avanti o le creazioni dall'alto di qualcosa che prima ancora di nascere è già vecchio e cadente: le brioches nella storia ai potenti sono sempre state indigeste, vero?
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