si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
mercoledì 6 febbraio 2008
1997 fuga da New York; 2008 fuga dall'Italia?
Due coniugi del nolano, hanno richiesto asilo politico alla Svizzera (lui consulente finanziario lei ricercatrice) perchè dov'erano non potevano più vivere: zona ad alta intensità di malafare ma anche zone con alta incidenza di malattie in particolare tumorali. Certamente un caso estremo che però è sintomatico della situazione di confusione e paura in cui viviamo. Persone normali che non che non vedendo più speranze per loro stessi e per i loro cari decidono di andarsene: gli si può dar torto?Cos'altro può fare un cittadino che voglia solo un pò di pace e quieto vivere? Se ne va altrove comincia a guardarsi intorno e sperare che altri paesi siano ospitali (nella misura opposta a quella per cui noi non lo siamo) e li accolgano magari adattandosi nel lavoro. E' una cosa da non sottovalutare perchè anche se nessuno ne parla il fenomeno delle migrazioni non è solo da un paese povero verso uno ricco (certo che devono stare propri male se dall'Africa sperano di venire qui in Italia........) ma anche persone normali che se possono se ne vanno a cercare non solo "fortuna" altrove ma soprattutto futuro e tutte quelle altre cose che sono normali in un paese civile ma qui da noi ormai sono un miraggio: e non solo in certe zone del paese ma dovunque se ci si pensa bene: al Sud può essere la malavita e la qualità delal vita nel resto del paese il costo della vita e l'incertezza per il futuro che i nostri cari politici hanno reso anche più urgente dato che per esempio non solo hanno precarizzato il lavoro ma hanno ipotecato lo stesso futuro dei nostri figli: un futuro di miseria e povertà visto che in Italia oggi cominciamo a pagare lo scotto dello "shock" propinatoci negli anni 90 con le politiche liberiste e pretendendo di lavarsene le mani chiamando i loro genitori egoisti perchè non vogliono farsi tagliare la pensione invece di assumersi la responsabilità del casino che hanno combinato. Anche il sottoscritto si è attivato da qualche tempo per lasciare sto casino che chiamiamo " paese Italia": il target sono i paesi scandinavi non ideali come clima ma ancora a misura umana per quanto riguarda servizi sociali, lavoro e servizi pubblici per non dire della organizzazione legislativa e burocratica che è lontana da noi anni luce. Già stiamo assistendo da anni alla fuga dei cervelli verso paesi maggiormente remunerativi e con minori intrusioni di politici, brucrati e preti (paesi che sanno guardare al futuro e non camminano in avanti guardando all'indietro come invece facciamo noi) e se ora anche le persone comuni cominciano a cercare la via per andarsene allora vuol dire che il "mitico" fondo del barile non solo lo si è raschiato ma si è sfondato e siamo sotto di esso: nella melma. La notizia è significativa del sentire comune della gente che non ne può più delle paturnie italiche: da quelle politiche (autoreferenziali e immuni ai problemi reali della gente per esempio ora si torna a votare con il "porcellum", non esiste il voto di preferenza, e discutono non di programmi per il futuro ma di quando votare, follia pura) a quelle socioeconomiche che sembrano tese solo a creare le condizioni perchè un 10 % della popolazione possa vivere adeguatamente bene a scapito del restante che lotta per sopravvivere: vi sembra strano che nostri connazionali pensino, ed alcuni lo stanno facendo, di voltare le spalle al proprio paese? solo nella cerchia delle mie amicizie familiari almeno un paio di nuclei stanno facendo le valige (una di impiegati e una di commercianti che, forse, essendo onesti non si sono arricchiti a scapito altrui e quindi sono sulla soglia di povertà) per non dire di almeno una dozzina di neolaureati che fra Erasmus e altro già hanno portato le loro vite fuori dall'Italia e qui ci tornano o per le feste comandate o da turisti: se il fenomeno si allarga sono sicuro che l'allarmismo crescerà e da casi isolati presto diventerà una fuga inarrestabile verso un "nuovo" mondo e di cui chi resterà, politici compresi, porterà la vergogna. La nomea che ci portiamo appresso (salvo poi scoprire che la maggioranza dei nostri connazionali sono dei serissimi e probi lavoratori perchè essendo fuori dal casino legalizzato che si chiama Italia tirano fuori quelle qualità che ci fecero grandi fino qualche generazione fa e che ora sono malviste da chi gestisce le leve del potere economico perchè persone sane ed istruite sono difficile da gestire mentre persone massificate e ignorante e depresse crederebbero anche agli asini che volano... immaginarsi ai messia e simili, un'esempio è l'ignoranza di ritorno dei nostri laureati che saranno anche bravi cometali ma non sanno nè leggere nè scrivere, un vero scandalo) e la faciloneria con cui giustamente veniamo giudicati non ci aiuterà in un primo momento ma in realtà il prblema rimane perchè so benissimo anch'io che a fuga risolve il caso singolo ma non elimina il problema: la mala italia che solo noi possiamo eliminare con gli strumenti messi a disposizione dalla democrazia. Emigrazioni di massa in passato ce ne sono state, sono nel nostro DNA: vorrà dire che altri beneficeranno delle nostre capacità e forza di volontà e qui si terranno la mediocrità come costume nazionale.......
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