si parla di progresso, di evoluzione, di civiltà ci ritroviamo invece in un nuovo medio evo dove conta chi si nasconde dietro il potere o vi si allea con esso.
mercoledì 6 febbraio 2008
Super tuesday: gli USA si appassionano........... noi invece ci annoiamo
Era da anni che negli USA non si vedeva tanta passione e tanta incertezza nella corsa alla nomination per le presidenziali di fine anno. Infatti è andato in onda (è proprio il caso di dirlo così visto il peso che i media e dei new media stanno avendo nella campagna elettorale) il "super tuesday": un vero e proprio evento per quella società. Dal lato dei democratici non ha indicato un chiaro vincitore: "Billary" (anche se stavolta quel mattacchione è stato nascosto in un ranch a mangiare noccioline per consentire alla moglie di fare la parte della "girl" fra le "girl") vs Obama. Nessuno dei due ha vinto davvero e soprattutto Obama non ha perso com'era nei voti e nelle speranze della algida candidata. Dal lato dei repubblicani: pur essendo quasi sicuro Mccain (il loro nonnetto) di vincere non vede però altri esclusi dalla corsa dato che i due fondamentalisti cristiani hanno dato una buona prova di se difendendo le posizioni. In realtà la vera novità non sono nè i candidati (ognuno epsressione di lobby in lotta fra loro) nè i loro programmi (che sono fotocopie con qualche sporcatura e qualche accento in più ed in meno) ma la gente: i milioni di americani che, dopo gli 8 anni "bushiani" caratterizzati da affarismo prodomo sua ammantato da ideologismo estremista e fandamentalismo religioso che hanno portato il paese sull'orlo della bancarotta in puro stile Grande Depressione 1929, ora vedono la possibilità di dare una svolta da new deal o almeno una maggiore attenzione verso i problemi interni in particolare quelli economici e sociali che vedono sempre maggiori fette della middle class scivolare inesorabilmente e ineluttabilmente verso la povertà presente per loro e futura per i loro figli. Questo spettro ormai è presente in tutti i pensieri dei cittadini di quel paese: una situazione "sudamericana" per il paese che si presenta come il paese delle opportunità che rischia di diventare il paese della miseria diffusa se non si cambia registro: se ne sono accorti tutti, ivi compresi gli squali dell'alta finanza che si vedono (a Davos abbiamo avuto un'assaggio del terrore di costoro visto che hanno chiesto a gran voce politiche, un tempo deprecate e derise, di stampo keynesiane per isollevare le sorti loro e degli USA ma a cascata anche delle colonie fra le quali c'è anche l'Italia) in pericolo non solo nella raccolta dei profitti ma nella loro stessa posizione sociale dato che di questo passo con un paese in fallimento viene meno proprio la materia prima ed il loro target di mercato: i consumatori. Se raffrontiamo questo cambiamento che vede un paese rimettersi in marcia e milioni di persone appassionarsi alla politica nel puro spirito "I care" e lo raffrontiamo con l'Italia il paragone è desolante se non da depressione acuta e cronica: quali sono le novità da noi per le quali dovremmo appassionarci? Che si da il via all'election day o se ne fanno tanti minori perchè come afferma qualcuno gli elettori si confondono (prendendoci, e giustamente in molti casi, per degli emeriti cretini)? Oppure perchè il ParDem ci dice che la battaglia non è persa (solo perchè in questo modo nasconde il fatto, per loro irrilevante, di aver pesantemente contribuito alla caduta del Governo? Oppure, ancora, perchè il porcellum terrorizza i cespugli e li costringe a sopravvivere schierandosi (vendendosi) a chi gli promette di più? Se dovessimo appassionarci per queste cose saremmo degli stolti: noi, nel mondo reale, abbiamo a che fare con salari da fame; con i figli che non trovano lavoro se non precario; con l'inflazione reale che erode il potere d'acquisto sempre di più; con i mutui alle stelle ecc. e, quindi perchè mai ci dovrebbe fregare qualcosa se vince questa o l'altra parte? I loro programmi non sono altro che quaderni di buone intenzioni; i volti dei politici sono sempre gli stessi; le alleanze idem...... con ua punta d'invidia guardiamo agli americani e la loro passione politica riscoperta e con una punta di amarezza li soppesiamo e li rapportiamo disgustati ai nostri che tutto sono tranne quello che dovrebbero realmente essere.......Una volta si diceva che una risata li seppellirà: oggi a essere seppelliti saremo noi ... dalla noia
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