sabato 27 ottobre 2007

DDL editoria: parziale marcia indietro

L'allarme rimane alto nella blogosfera da quando questo Governo ha presentato in materia di riforma di riforma dell'editoria un DDL che all'art.7 equiparava i blog all'editoria online e anche su questo blog (nei 989 e 988) si era attivato per segnalare questa minaccia alla democrazia orizzontale della rete. Era una minaccia infatti visto che attraverso alcuni adempimenti "burocratici" e la sottoposizione al ROC dell'Authority nei fatti (e c'era da scommetterci che non sarebbe stato altrimenti) avrebbe comportato la chiusura del 90% e quelli rimasti sarebbero staiti facilmente perseguibili come fossero normali giornali. Insomma una velata censura del potere al potere dei new media che mentre sollevava, appunto, immediata preoccupazione in Italia all'estero provocava risate di commiserazione nella blogosfera internazionale sempre più convinta della deriva autoritaria italiana qualunque fosse il cosiddetto colore del Governo. Insomma ancora una volta ci saremmo distinti rispetto agli altri paesi per comportamento provinciale e soprattutto per essere il paese dove il termine democrazia assume sempre di più il sinonimo "autoritaria" (esattamente come negli USA dove però la realtà dei new media e organizzata in associazioni e club che fanno da gruppo di pressione e quindi si sanno difendere, mentre da noi ognuno per se e Dio per tutti: anche in questo siamo provinciali) gestita apparentemente come una società liberale e democratica ma nei fatti governata da una consorteria che al proprio intrno è in continua guerra mentre verso l'esterno è un blocco "monolitico" impermeabile alle spinte sociali tranne il caso, naturalmente, che le stesse spinte fossero indotte dalla stessa consorteria per motivi propri; nemmeno a dirlo che nei Consiglio dei Ministri nessun Ministro ha fatto opposizione al DDL (almeno così risulta) e solo dopo che il "solito" Grillo e altri blogger di punta (Karamazov è stato uno dei primi a raccogliere l'invito di Grillo e a farlo girare) nè ha avuto qualcosa da ridire, solo quando hanno capito che poteva nascere un'altra grana hanno o rettificato o hanno affermato che un siffatto DDL non sarebbe passato. Comunque un primo risultato è stato raggiunto: l'art.7 sarà cambiato. Sarà proprio così? E' da sperare che sia così anche se a quanto pare la voglia di bavaglio è fortissmima e con un Governo siffatto nulla è certo e sicuro.Non mi ricordo ma riprendo un frase che ho letto in un giornale: la cosa migliore è CANCELLARE quell'art.7!!

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