sabato 24 novembre 2007

Le donne tornano in piazza? Era ora..........

La manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne è un segnale importante che viene dalla società: basta decisioni sopra le loro teste ma soprattutto basta con il pensare che la parte più importante della società sia esclusa in nome di uno strisciante conservatorismo integralista che in questi anni sta smantellando una alla volta tutte le conquiste sociali e politiche che il movimento femminile, e femminista, ha strappato allo Stato e all'oscurantismo. Le questioni sono tante e tutte implicano un solo obiettivo: escluderle dalle decisioni che invece le riguardano direttamente (una per tutte l'aborto) in nome di principi anacronistici e feudali. Oggi sul tappeto della manifestazione c'era la violenza sulle donne: una cosa di cui si parla ma contro la quale, a parte le dichiarazioni di principio, non si fa nulla: assolutamente nulla. Eppure le cifre sono chiarissime: in Italia, ma in questo siamo alla pari come tutti gli altri paesi (peccato che in record negativi siamo imbattibili), la violenza è causa di morte per le donne!! La maggior parte avviene nella famiglia: la stessa istituzione di cui parla la Costituzione e la stessa istituzione per la quale tutti si battono in sua difesa: il sospetto però è la questa difesa non implichi la difesa della sua parte debole ma solo l'accettazione tout court del diktat della sua sacralità al di là di quello che poi vi avviene al suo interno. Se ne difendono i diritti a che a costo di disconoscere quelle di fatto, così come se ne ritualizza la funzione ma poi lo Stato (qualunque sia la maggioranza che governa in quel momento) non stanzia 8in finanziaria e non) che "pannicelli caldi" che non servono a nulla e non ne migliorano le condizioni con politiche a favore di essa, al contrario si prende atto che è in crisi si fanno bei discorsi e belle intenzioni ma poi alla fine tutto si riduce............... al family day e al misconoscere qualunque diritto agli altri "tipi" di famiglie che non piacciono alle gerarchie vaticane e agli integralisti: quindi diventano tabù parole come ABORTO; DIAGNOSI PREIMPIANTO E FECONDAZIONE ASSISTITA; DIVORZIO; FAMIGLIE DI FATTO! Era ora che il movimento femminile, in questa società ipocrita e perbenista nella quale conta soprattutto non scontentare NESSUNO, facesse sentire la propria voce e lo sta facendo a Roma dove migliaia di donne sono scese in corteo a far sentire la propria voce in piena libertà e pacificità. Da notare che le reti nazionali , tranne La7, non hanno dato la diretta della manifestazione che è stata organizzata interamente via internet e si sta dimostrando un successo per gli organizzatori. Una manifestazine viva e combattiva che da speranze per le battaglie che ancora si dovranno affrontare stavolte non solo per allargare gli spazi di libertà delle donne stesse; non solo per dire BASTA VIOLENZA sulle donne e soprattutto NON SOLO PER DIFENDERE QUELLE POCHE CONQUISTE che si è riusciti a strappare al potere, ma soprattutto PER BATTERE QUELL'IPOCRISIA IMPERANTE OGGI NEL MONDO E SOPRATTUTTO IN ITALIA DOVE VALE DI PIU' IL CALCOLO DI QUANTI VOTI SI HANNO O SI PERDONO SE GLI INTEGRALISTI TI VOTANO A FAVORE O CONTRO E SOPRATTUTTO SE HAI FAVOREVOLE O CONTRARIA CERTA GERARCHIA DI UN PAESE ESTERO CHE GIA' PIU' E PIU' VOLTE SI E' INGERITA IN QUESTIONI CHE NON LA RIGUARDANO SE NON DAL PUNTO DI VISTA PURAMENTE ETICO E CHE INVECE DIETRO INTERVENTI "ETICI" HA CONDIZIONATO E CONDIZIONA LE SCELTE POLITICHE DI UNA INTERA SOCIETA'

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