mercoledì 21 novembre 2007

...... A proposito di faccia tosta ..............

I Savoia chiedono 260 milioni di € allo Stato italiano come riparazione per danni morali per l'esilio di oltre 50 anni nonchè per i beni confiscati dallo Stato italiano (qui trovate la notizia) per violazione dei diritti dell'uomo . E' vero che gli italiani sono in maggior parte smemorati ma alcuni ancora oggi ricordano o non hanno ancora dimenticato: le cannonate di Bava Beccaris contro gli operai; nè la passività del Savoia di fronte alla marcia su Roma del nano (versione 1.0) di Predappio con i suoi manipoli anche se sarebbero bastati pochi colpi di fucile per farli scappare; nè l'uccisione di Matteotti e degli altri antifascisti, per non parlare delle manganellate agli altri nel periodo predittatoriale; le leggi razziali e quelle antisemite; L'alleanza con il nazismo; il mancato freno allo strapotere mussoliniano e il tradimento dello Statuto albertino; l'indifferenza verso gli esiti interni della guerra; la "fuga" su una corvetta verso Brindisi di tutta la cosiddetta Casa Regnante di fronte ai tedeschi lasciando l'intero paese allo sbando dopo l8 settembre 1943 (per non parlare dei soldati italiani in balia degli ex amici nazisti) e dimostrando un notevole coraggio nelle ritirate strategiche e dulcis in fundo il fatto non da poco che gli italiani dissero NO alla Monarchia nel referendum del 1946 che chiuse, si sperava in via definitiva, con costoro. Poi invece la magnanimità. ed anche un calcolo politico, ha permesso loro di rientrare: ed ecco il ringraziamento!! Richiesta di risarcimento per violazione dei diritti umani Una volta tanto bene ha fatto questo Governo a rispondere picche perchè avremmo dovuto essere noi, cittadini italiani, a chiedere a loro i danni causati dal Regno d'Italia dal 1860 in poi (anche prima sono ancora tanti i chiaroscuri "risorgimentali", con annessi coinvolgimento della massoneria, durante la conquista dell'unità del paese), e come cittadino italiano io li avrei lasciati fuori dal paese almeno per un'altra generazione, visti anche le "disavventure" con la giustizia italiana in cui sono incorsi qualche suo membro nel frattempo nn testimonia a favore del loro reale interesse al progresso civico ed al riconoscimento che come Casa regnante sono il passato non certo il presente e si spera non il futuro. Giusto in un paese come il nostro dove non c'è più un limite nè politico nè etico poteva accadere una cosa del genere. Mi chiedo: con quale coraggio si dichiarano perseguitati? Prima riconoscano pubblicamente e per iscritto la Repubblica italiana, poi chiedano scusa per la mancata opposizione al fascismo e alle sue leggi fascistissime, infine facciano ammenda per la fuga lasciando il paese in balia dei nazisti e i nostri soldati all'estero allo sbando; e si rassegnino ad essere cittadini italiani grazie alla libertà riconosciuta dalla Costituzione: poi, dato che non sembra che muoiano e vivano 400 € al mese, mettano una pietra sul passato e si rassegnino alla vita dei comuni cittadini.

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