sabato 22 settembre 2007

meglio: ottimisti o pessimisti che guardano la realtà?

Mi perdonerà l'amica "thebonnie" se prendo spunto da Lei per questo post, ma la sua esortazione all'ottimismo mi spinge a riflettere su tante cose, compresa la visione del mondo, e del loro evolversi. Iniziamo con quello che abbiamo sotto gli occhi, alla società, cosa ci spinge all'ottimismo? analizzando a fondo cosa vediamo? le disparità al suo interno si stanno accentuando fra straricchi da un lato e ricchi, benestanti, mediamente benestanti, impoveriti, poveri, affamati dall'altro, si dirà è tipico della nostra società competitiva, ok e allora? chi nasce in basso si deve rassegnare perchè non è trendy invidiare, sperare in una società migliore, lottare per migliorarsi? in una parola dovrebbe restare dov'è e accettare quello che il destino, cinico e baro, gli ha mollato come posizione sociale, oppure, accettando in pieno le regole (arricchirsi subito e senza scrupoli, senza badare ai morti che sono sul suo cammino, colpendo a destra e a manca, sgomitando per una boccata d'aria) sociali integrarsi nel sistema e salire di grado sociale turandosi il naso? Altro esempio, come si fa ad essere ottimisti se gli esempi di chi si è arricchito facendo la velina, il calciatore, il raider senza scrupoli, il tycoon dagli inizi non chiarissimi, il finanziere con i soldi degli altri (tipico del capitalismo nostrano e familiare), il legislatore ad personam (che pur di salvarsi impone delle leggi che farebbero uscire anche Hitler di galera giacchè non sarebbe provato il genocidio mancando i testimoni diretti e le carte non debitamente bollate e protocollate, oppure perchè i giudici, giustamente, sono prevenuti), la politica indultista, l'imprenditore rampante, il finanziere d'assalto, l'evasore fiscale, ecc. E come si fa ad essere ottimisti se il capitalismo divora se stesso restingendo la sua base produttiva, e chi dovrebbe acquistare i beni di consumo non ha i soldi nemmeno per sopravvivere? E come si ad essere ottimisti se ogni 5 secondi nel mondo muore un bambino, una donna viene violata, un ragazzo muore in una delle tante guerre dimenticate, 2 persone diventano sieropositive, e una sviluppa l'AIDS? Se, a causa di un sistema che deve crescere in eterno (capitalismo liberista) che non è in grado di pianificare uno sviluppo sostenibile, che pensa al profitto del giorno senza preoccuparsi dei danni del domani? Se in seguito allo sviluppo senza limiti e regole, il clima è cambiato e corriamo allegramente verso una glaciazione (con annesso oscuramento globale) che ci riporterà in sol colpo a diecimila anni fa (sempre che non ci estinguiamo prima per altre cause)? Se le risorse si stanno esaurendo ed i nostri figli avranno dalla Terra meno (per la prima volta nella storia dell'umanità) di quanto avevano i loro padri? Se l'acqua, bene primario per eccellenza senza la quale non si vive, è sempre più appannaggio dei pochi che la possono pagare e i tanti ne sono privi (anche in Italia la privatizzazione dell'acqua, considerata bene di consumo e non bene di primissima necessità se non paghi le esosissime bollette te la staccano, notare proteste della gente e indagini sugli affari poco chiari in corso)? Come essere ottimisti viste le sfide, alcune su elencate ma potrei continuare all'infinito, che abbiamo di fronte (sentendo poi persone che pur non appartenendo al ceto straricco ne prendono le difese con servilismo fare, senza capire che i primi ad essere danneggiati son proprio loro presi in giro due volte anche perchè credono in quello che dicono) ci sarebbe davvero da rimboccarsi le maniche e lavorare in maniera indefessa per migliorare le cose, ma poi ti guardi intorno e vedi gli sguardi di sufficienza di chi non aspetta altro "che qualcuno faccia qualcosa" mentre si fanno già i conti in tasca di quello che guadagnerebbero se ti incitano a fare se sono maggiori o minori se ti criticano e ti fermano. No non credo nell'ottimismo, in quanto è un sentimento assoluto che non ammette obiezioni, preferisco i pessimisti che ritengo ottimisti che, criticamente, guardano la realtà e cercano di modificarla senza però sprecare energie che in caso di problemi serviranno di sicuro e permetteranno di evitare guasti peggiori: un caso per tutti, ieri sera sulla La7 ho visto l'infedele di G. Lerner sul caso del "baco del Corriere" avidamente, come avidamente stamattina ho comprato il libro del giornalista M. Mucchetti "il baco del Corriere" ed in meno di due ore (il mio tempo di trasferta dal lavoro a casa) l'ho letto e mi son venute le nausee per lo scenario (tutto da verificare è ovvio, no problem tutti innocenti fino a condanna definitiva) che vi è delineato in maniera molto moderata, una volta tanto.Ditemi voi, come si fa ad essere ottimisti?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

Perche non:)

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