sabato 22 settembre 2007

Paura?

La mancanza del capo è il dramma psicosociale che vivono i popoli immaturi; negli Stati Uniti la costituzione da alla figura del Presidente dei poteri particolari ma soprattutto una forza particolare: l'espressione fisica dell'unità nazionale. Con l'avvento dei mass media questa figura si è venuta con il tempo personlizzandosi fino ad impersonificarsi nella persona fisica che ricopre la carica, grazie anche all'uso che degli stessi media fanno gli spin doctor (professionisti della comunicazione politica, che di solito vengono dal mondo dei media, e che mettono a disposizione del politico la loro professionalità), in un mutuo scambio nel quale entrambe le parti ci guadagnano, chi è invece a perderci è il popolo ed il diritto all'informazione che esso ha, perchè se è vero che nella società mediatizzata siamo letteralmente sommersi dalle news è vero anche che le stesse news sono "filtrate" dai media stessi e per chi vive di politica (e di immagine) l'avere i riflettori addosso è fondamentale: infatti in quel paese si parla di democrazia mediatizzata (videocrazia), e questo fa capire quanto sia potente il mezzo meidatico.Nel nostro provincialissimo paese, ai margini dell'impero americano, questa tendenza si è affermata con la discesa in campo di Berlusconi e del suo partito Forza Italia (all'inizio vero e proprio partito di "plastica" mediale e leggero, poi nel corso degli anni istituzionalizzatosi), supportato da un battage pubblicitario e mediale enorme, che ha creato aspettative e ansie (a seconda degli schieramenti) nonché ha dato lustro all'antipolitica (il "popolo della destra è tipicamente antipolitico) che è stato uno dei cavalli di battaglia vincenti di questo schieramento che negli anni ha saputo coagularsi attorno alla figura del leader carismatico (e qui Weber ci viene in soccorso quando ci parla del potere carismatico e di come si evolve, quando il leader viene a mancare, o in autocrazia o in una istituzionalizzazione che alla fine riporta a somma zero la situazione politica del paese) che ne impersonificato le idee e le proposte; o meglio il leader ne ha sentito, e stuzzicato, sia la mente di questa parte della società italiana, sia la pancia che col tempo ha avuto il sopravvento. Ora a parte i problemi di salute, che qui non m'interessano (nemmeno al mio peggiore nemico auguro la morte o altro, immaginate qualcuno che ho visto solo in tv e che personalemente non mi ha fatto nulla, non sono d'accordo con il suo modo di fare politica e il resto ma da qui ad augurare del male la strada è praticamente infinita), lo psicodramma vissuto (anche sul sito online del suo partito, peraltro rivissuto da me quando ad avere un malore fu Enrico Berlinguer, altri tempi ed altra statura di politico) dal popolo della destra ancora una volta mi fa capire come noi italiani siamo ancora immaturi e impreparati rispetto alle sfide che una moderna democrazia ci pone davanti, e alla prima difficoltà o smarrimento ci rifugiano nella figura "paterna" del leader: per carità nell'altro schieramento non sono andati più leggeri, anzi la figura di Prodi e degli atri leader di questo schieramento rappresentano il necessario contraltare e contrappeso fondamentale in una democrazia bipolare, si dice, ma in realtà espressione entrambi della stessa realtà sociale, ossia noi che non siamo in grado di giudicare criticamente una proposta di governo (qualunque sia) e nell'ignoranza politica che ci distingue non sappiamo fare di meglio che dividerci, e quindi far parlare la pancia e non la testa nostra. Se sia un bene ne dubito davvero perchè non credo debbano essere gli istinti di base a guidarci nelle scelte ma bensì la nostra parte razionale che, in base alle informazioni date, sceglie "cosa è meglio"; e questo è il problema che ci troviamo di fronte dopo tangentopoli (e dopo la sparizione dei partiti tradizionali), da un lato abbiamo un classe politica che era la seconda fila dietro i grandi leader di prima (eletta in maniera proporzionale) che è più legata all'oligarchia economico-sociale che ad una ideologia e dall'altro una società che con gli anni (venendo meno i punti di riferimento ideologici) si è imbarbarita (colpa anche della scuola e della caduta dei valori morali e sociali tipici di un contratto sociale moderno e civile) che di riflesso agisce, nella confusione generale, più d'istinto che razionalmente in un meccanismo di azione/reazione che mette a rsischio sia la convivenza pacifica che il futuro democratico del paese. Ecco perchè dico che siamo immaturi ed ecco perchè sostengo che ci siamo imbarbariti, ed ecco, soprattutto, perchè ritengo che di questo passo il nostro futuro potrebbe pìù assomigliare alla Cina (dove a parte l'ideologia e tutte le altre menate, è un'oligarchia a comandare ed anche legittimata dal voto, pensate un pò) che ad un Inghilterra (patria del pensiero democratico e liberale), chiunque sia al potere: destra o presunta sinistra che siano, in realtà sono solo due facce della stessa medaglia (può suonare qualunquistico lo so) i cui componenti fisici siamo noi ma le due facce ce le mettono altri su nostro mandato ..... e si sa quando si sta "stretti" ci si sta male tutti e qualcuno sgomita per respirare.......Dovremmo prendere atto che la nostra Costituzione "materiale" non prevede più la Repubblica democratica fondata sul lavoro (art.1) ma la Repubblica oligarchica fondata sul denaro..... di chi può riuscire, soprattutto a scapito altrui, a scalare i gradini del consenso e della parte della società che conta: Paura? Lo scenario non piace? bè qualcuno mi dimostri il contrario e io su questo blog ritratterò.
ciao

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