lunedì 17 settembre 2007

L'italia declassata da due agenzie di rating

questo è il continuo del msg precedente sulla finanziaria; due agenzie di rating ci hanno declassato ad a+, insieme a malaysia e botswana un pò sopra la grecia, il freedom watch (ossia chi si occupa del grado di libertà d'informazione nei paesi del mondo) ci mise proprio a fianco di alcuni fra cui il botswana, tanto per gradire...vista la concentrazione nelle mani di pochi dell'informazione (radio-tv, giornali ecc. internet ha ancora qualche angolo dove si respira ma con la finanziaria di questo governo un bel giro di vite ridurrà anche lì gli spazi): è forse questo il ns posto? in un paese dove un'oligarchia partitica governa e si fa opposizione, dove le categorie contano più dell'esigenze dei cittadini, dove tutto costa (sia in media che in termini reali) più che all'estero, dove il salario nominale è 1/3 in più di quello reale, dove per dare una boccata dì ossigeno (cuneo fiscale questo è) i questuanti sono molti di più di chi ne avrebbe davvero diritto, dove l'industria (che ha fatto profitti stellari dal 1990 ad oggi) non investe e aspetta che lo Stato lo faccia (mai rischiare soldi propri...), dove la ricerca privata, sia intesa come investimento che come attività sulla quale scommettere per il futuro del paese, è una frazione infinitesimale di quella pubblica (anch'essa bassissima..), dove le assicurazioni più volte sono state indagate di trust, le banche vivono in un monopolio (prima pubblico e ora privato non importa se italiano o straniero, non è questo il punto), dove all'introduzione dell'euro il governo che doveva contrattare il cambio in pratica non l'ha fatto accettandolo supinamente, dove il governo che avrebbe dovuto vigilare sulla moneta europea per evitare speculazioni si è girato dall'altra parte per un puro calcolo politico (tant'è che l'equazione £10.000=10 euro è diventata la norma, anche lo stato non ne è stato esente), dove la civiltà giuridica viene prima svilita e poi calpestata, dove la certezza della pena è una chimera, docìve si può evadere (o eludere) con la certezza di non essere beccati e se lo si è da un lato la lentezza del procidimento dall'altro la mitezza della pena fanno ben sperare di farla franca e se poi dice proprio male "un bello scudo fiscale" et voilà ecco l'anima ripulita e pronta all'uso (un pò come l'obolo di S. Pietro che tanto fece inkazzare Martin lutero, per fare un riferimento storico) fiuuuuh ci vorrebbero dieci blog e 1 anno di scrittura per elencare tutto quello che non va......ma non è questo il punto; il punto è che queste agenzie di rating ragionano in termini di mercato liberistico (ossia in base ad una serie di parametri econometrici) basato su osservazioni del mercato dominante come quello americano quindi.... - si lo so è una parola difficile ma è così che ci fregano se vogliamo sapere, e se invece ce la beviamo diciamo comunque che è così, un pò come il petrolio quando il prezzo va giù in italia si alza perchè sai il cambio dell'euro..... quando il prezzo va sù invece ci dobbiamo adeguare, sai il mercato, invece i paesi dell'opec una cosa l'hanno detta chiara ossia che sì loro manovrano il prezzo per guadagnarci ma è la speculazione, economico/finanziaria, dei "futures in realtà che ci frega davvero i quattrini dalla tasca - quando, come il fmi o la banca mondiale, devono dare un consiglio sanno solo dire "privatizzazione" di tutto quello che può esserlo e, dulcis in fundo tagli alla spesa pubblica (sanità, pensioni,welfare,pubblico impiego, servizi, ecc..) perchè sono le cose che toccano poco o nulla le tasche dei c.d. investitori istituzionali (banche, istituzioni finanziarie pubbliche e private nazionali o estere), investitori economici che prima di rimetterci di tasca loro (non è mai accaduto se non nel 1929) affamano un paese (argentina docet, secondo voi perchè l'africa non decolla non è solo per la politica corrotta questo lo sapete, spero), lo lasciano svuotato completamente e poi dicono se volete risollevarvi dovete tagliare qui o lì (per usare una frase di un politico italiano togliere la polpa - poca o tanta che sia -dall'osso) e noi vi diamo i soldi diventando un circolo vizioso (più prestiti più debiti, più prestiti, più tagli) del quale non ne risentono solo, e dico solo, quelli che o non possono portare i soldi all'estero o quelli che vivono di attività non collegate alla produzione e all'investimento - circa il 10% della popolazione - il resto invece vi si trova invischiato e scivola verso il basso....catastrofista, depresso, comunista, cinico, giustizialista, invidioso "di classe", terzomondista, disfattista?NO perchè in questo post la parte non in grassetto (qui rivolta in negativo) è trattata da Keynes e dai post keynesiani, quella in neretto è trattata dai c.d. "boys di chicago" Freedman e co. monetaristi e ultraliberisti, e nessun politico occidentale (foss'anche socialdemocratico scandinavo) mette in dubbio i secondi per applicare i primi, anzi dei secondi se ne fa bandiera: allora, se è così, altro che rating o quant'altro....... noi ne siamo i portabandiera (finchè non cambia il vento è ovvio, sempre italiani siamo) di questa tendenza liberista basta avere il coraggio di leggere le ultime 5 finanziarie.
la foto per gentile concessione dell'autore del
http://blog.libero.it/Alberto1966/

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