L'Italia è una repubblica fondata sull'....oligarchia

Il nostro paese è sempre più segmentato: in lobbies, corporazioni (più o meno industriali), forze localistiche, organizzazioni di categoria e/o di dissociazione civile che in aggiunta alla corporazione politico/partitica/affaristica.Che fossimo diventati una oligarchia policentrica (il termine in scienza politica è poliarchia) è ormai acclarato, ma che anche la società nella sua articolazione ne risentisse gli effetti lo si scopre ora e le conseguenze già si vedono nello scontro sociale sulla finanziaria dove ad una contrapposizione ideolgico (fra presunti statalisti e meno probabili liberisti) si evidenzia anche uno scontro fra i vari segmenti della società (appartenenti a categorie, più o meno grosse, che fanno di tutto per non pagare più tasse e coloro che al fisco non possono in alcun modo sfuggire, ad esempio): ciò può portare, e credo che prima o poi ci si arrivi, alla dissoluzione del substrato che tiene insieme l'asse portante di qualunque società e dello stato che ne è espressione con la conseguenza probabile che la prima alla fine cercherà di costruire un'entità "altra" più affine ai propri interessi, il secondo arriverà a dissolversi "in cupo sciupio" che non promette nulla di buono per le fortune dei principi cardine della democrazia (foss'anche elitaria) e della libertà.Un'esempio del trend è dato proprio dai paesi a post-capitalismo avanzato (in testa gli USA) dove le istituzioni sono preda dei gruppi affaristico/economico/politico, la società è polverizzata (a tal punto da sembrare una maionese impazzita), la maggioranza è esclusa dalla partecipazione e subisce l'influenze elitische chele vengono propinate: un'alternativa? tirare il freno di emergenza e scendere al più presto prima che il Capotreno arrivi a richiudere le porte....