domenica 23 settembre 2007

E' questa cosa è? mica una finanziaria?

E' nata al Senato una delle più raccapriccianti finanziarie della storia repubblica, fa il paio con quelle del precedente governo, in cui c'è tutto dal colpo di spugna per i reati davanti alla Corte dei Conti fino alla riconduzione del deficit sotto il 3%. C'è proprio tutto, ma il programma preelettorale diceva proprio questo? Siamo sicuri che così riportiamo l'Italia nel consesso europeo trasformandolo in un paese virtuoso? la mia risposta è no. E' un documento nel quale, a parte l'usanza invalsa di fare emendamenti monster, a conti fatti (come ho più volte detto a costo di sembrare noioso e scontato) non c'è nulla di differente rispetto ai governi che ci sono stati dal 1990 ad oggi. Manca equità sociale (chi finora non ha mia pagato le tasse o le ha pagate in maniera ridotta può continuare tranquillamente a non preoccuparsi perchè è tutto come prima, compresi gli studi di settore), mancano norme che riportano la distribuzione dei sacrifici al criterio del reddito (se guadagno di più è giusto che paghi di più) e del concetto costituzionale della progressività; mancano norme di discontinuità sui tagli ai servizi; mancano norme sui tagli alle consulenze (bubbone clientelare, cui nessuno vuol mettere mano, se davvero siamo in mancanza di fondi allora esaltiamo le professionalità interne alle Amministrazioni valorizzandole); mancano norme che mettano gli enti locali di fronte alla necesità di smettere di spendere come se ci fosse "il piè di lista" dello Stato, ossia noi perchè taglia lo Stato tagliano anche loro ma le consulenze e gli appalti fatti alla casereccia non diminuiscono ma diminuiscono i servizi dati; insomma è la solita solfa di provvedimento di un paese liberista cui non interessa che i propri cittadini stiano meglio e sperino per un futuro migliore per essi e per i propri figli ma solo che i conti stiano a posto, che possanno fare bella figura che mostrino rigorismo a scapito nostro non loro: che scarsa memoria abbiamo, quando le cose andavano meglio si tagliava perchè c'era il deficit, quando le cose andavano peggio si tagliava perchè c'era il deficit, ma a chi vogliono prendere per i fondelli? Qui, come dice Grillo ci vuole un RESET di sistema e (come dice e ridice il Prof. Ichino in altri ambiti) licenziare gli inefficienti: ossia mettere in mobilità l'intero mondo politico - a 700 euro al mese per un'anno con l'obbligo di trovarsi un lavoro vero sennò dopo 12 mesi perdono anche questi - e puntare sulle generazioni successive al 1970 con la speranza che non si lascino corrompere troppo in fretta. Io non mi sono mai illuso che questo governo fosse differente rispetto a quello precedente, ma speravo che le forze di sinistra (quelle con dispregio definite massimaliste) fossero più pregnanti nella loro difesa dei ceti deboli e nella materia dei diritti civili (se una teodem come la On. Binetti arriva a minacciare di far cadere il Governo, e non ho nessun motivo di pensare che non lo faccia visto che risponde più alla sua ideologia che al benessere e al progresso dell'intera società, perchè e per temi parimenti importanti PRC, PDCI ecc. non fanno altrettanto?), in pratica l'applicazione dello slogan (demagoco sono d'accordo gli estremismi non mi piacciono, ma una volta tanto rendeva l'idea del sentimento del popolo della sinistra) "anche i ricchi piangano" magari non in forma così estrema ma almeno che sentissero il peso della fiscalità anche loro non proprio a fine mese ma almeno quando facevano la dichiarazione dei redditi, invece cosa accade? che da una parte uno che ha un'impero finanziario tutto basato su scatole cinesi estere e di paradisi fiscali si mette a pontificare sulle tasse e minaccia, con successo a mio parere (siamo così disperati che la voglia di "uomo forte" si fa sempre più strada, anche se a me questa figura mi richiama alla mente un passato che non voglio più, e le menti meno accorte vi aderirebbero volentieri per continuare a non pensare), di entrare in politica, dall'altro un Segretario di quello che dovrebbe essere un partito di sinistra, anzichè difendere la laicità dello Stato, in pratica spalanca la porta ai diktat di oltretevere mettendosi (contra Constitutionem per la quale siamo tutti uguali di fronte alla legge) a fare differenze fra coppie sposate, e non, etero e gay: la sua unica preoccupazione è non perdere il treno del P. Democratico con i margheritini e possibilmente impedire alla sinistra del partito di andare via, classico due piccioni con una fava. E' solo questo che conta? la Fase due? quella della definitiva perdita degli ultimi diritti sociali che avevamo? Altro che fischi, cari elettori credo che si dovrebbero ricominciare a interessarci di più della cosa pubblica abbiamo delegato troppo a troppi e ora questi credono di stare nella stanza dei giochini in tempo indefinito divedendosia dividersi in gruppi contrapposti per poi fare zacchete e rimescolarsi per ricominciare il gioco: mentre noi dalla finestra li guardiamo giocare e divertirsi costoro stanno togliendoci la terra da sotto i piedi letteralmente, e nascondendoci tutte le bussole e lanterne. Vogliamo fargli suonare la sveglia o no? Vogliamo fargli capire che non siamo nè coglioni nè orgoglioni (l'hanno detto altri la parolaccia io la riporto) ma cittadini che, per quanto distratti da cose più importanti, come l'arrivare a fine mese, non vogliamo più che qualcuno ci metta le mani in tasca e ci dica che contemporaneamente quelle tasche non sono nostre ma sue? E che quando puntiamo l'attenzione sulle tasche e ci accorgiamo che sono vuote c'arrabbiamo un pochino o no? E' il solito articolone lungo lo so ma che diamine !!

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